Zelensky e la moglie Olena posano per Vogue. E si scatena l’inferno: rendere glamour la guerra?
Servizio fotografico di Zelensky e consorte Olena Zelenska su Vogue e si scatena lo tsunami. La patinatissima rivista di moda ha dedicato l’ultima copertina digitale alla bella e bionda moglie del presidente dell’Ucraina. Con il titolo “il volto del coraggio” Con tanto di intervista esclusiva alla coppia e molti scatti. Sui quali sono piovute le critiche velenose del web. Il numero uno di Kiev dichiara al mondo, con occhi sognanti. i suoi sentimenti. “Olena è la donna che amo, ma è anche la mia più grande amica”. La first lady si confessa a cuore aperto.
Zelensky e consorte su Vogue e scoppia la polemica
“A un certo punto abbiamo capito che questa guerra era finalizzata a sterminarci. Persino fare la spesa è diventato un sogno irrealizzabile. Ma non abbiamo dubbi sul fatto che prevarremo”. A lungo autrice di sketch televisivi, la moglie di Zelensky ha sempre preferito rimanere dietro le quinte. Mentre il marito, da popolarissimo attore comico a presidente, brillava sotto i riflettori. Ma da quando, lo scorso 24 febbraio, la Russia ha invaso l’Ucraina, Zelenska si è ritrovata improvvisamente al centro di una tragedia, si legge nell’intervista. “Durante le prime settimane successive allo scoppio del conflitto eravamo scioccati. E dopo Bucha, abbiamo capito che era una guerra destinata a sterminarci tutti. Una guerra di sterminio”. Racconta la first lady ucraina ritratta seduta all’interno dell’ufficio presidenziale. vestita con pantaloni neri e top bianco. In altri scatti è immortalata fra le macerie del Paese e in compagnia dei soldati di Kiev.
Il web si scatena: rendere glamour la guerra?
Glamour e moda non vanno d’accordo con le migliaia di morti. E sulla coppia presidenziale si scatena l’attacco dei social. Nel mirino il presidente che, di fronte a migliaia di morti, si metta a posare, insieme alla moglie, per una patinatissima rivista di moda. Stavolta ha commesso uno scivolone. Proprio nel campo della comunicazione, dove per molto tempo ha dimostrato di essere un campione. “Zelensky ha fatto un lavoro straordinario nel battere i russi nella guerra dell’informazione. Un servizio fotografico di moda in tempo di guerra: pessima idea”. Parola del politico americano Ian Bremmer, presidente e fondatore di Eurasia Group. Non certo un amico di Putin. “Noi mandiamo soldi e armi, i poveri ucraini muoiono sotto le bombe e i coniugi Zelensky cosa fanno? Un servizio fotografico per Vogue” è il tenore dei commenti. “Sensibilità zero, mancanza di rispetto per tutti i morti e per tutte le persone che stanno combattendo per loro. Vergogna”.
Mosca: l’immagine del presidente è marcia
Per Mosca, invece, “l’immagine del presidente dell’Ucraina è marcia”. Dopo la pubblicazione del reportage fotografico su Vogue la Russia torna a criticare la sponsorizzazione dei media occidentali della figura di Olena Zelenska. “Una visita negli Stati Uniti, copertine di riviste, sessioni fotografiche in un bunker. I media occidentali promuovono la moglie di Zelensky”, ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zajarova. “Il motivo è banale. Zelensky è stanco. La risorsa di Zelensky è completamente esaurita, la sua immagine è totalmente marcia, quindi non viene più servito senza condimento. Ora il piatto politico nel menu è ‘Zelensky sotto Olena”.
Padre Taras: è un mezzo per parlare con il popolo
“Il nostro presidente usa i mezzi di comunicazione che gli permettono di diffondere la verità. Penso che lo faccia molto bene. Usa diversi modi per mostrare, anche in modo creativo e professionale, gli orrori della guerra. Ma i mezzi dovrebbero restare i mezzi, che usa solo per trasmettere il contenuto. Non bisogna strumentalizzare questo per spostare l’attenzione dal mezzo al contenuto”. A dirlo all’Adnkronos, in collegamento da Kiev, è padre Taras Zheplinsky, capo del Dipartimento di comunicazione della Chiesa greco-cattolica d’Ucraina. “Zelensky usa le videocamere professionali per parlare al popolo, con un bel montaggio. Sì, c’è la guerra ma secondo me aiuta a trasmettere il contenuto. Lui era attore e ha i talenti per farlo, ma una cosa è il mezzo usato, una cosa ciò che si vuole dire con quel mezzo”.