Quello che gli italiani non sanno sull’asma: ecco i “falsi miti” da sfatare e i comportamenti da evitare

9 Lug 2022 20:50 - di Aldo Garcon
Asma

Quello che gli italiani non sanno sull’asma lo svela un’indagine. Un esempio dei falsi miti da sfatare? Il 40% delle persone afferma che si può guarire da questa patologia, il 38% non considera chi soffre d’asma più esposto alle infezioni virali. Sono alcuni degli elementi emersi nell’ambito della quarta edizione della campagna educazionale “Un Respiro di Salute”, realizzata da FederAsma e Allergie Odv, in collaborazione con le società scientifiche Iar (rinologia), Siaip (allergologia e immunologia pediatrica), Simri (malattie respiratorie infantili) e resa possibile grazie al contributo non condizionato di Chiesi Italia, filiale italiana del Gruppo Chiesi.

Sondaggio sui social sull’asma

Per l’iniziativa è stata interrogata la community dei social per sondare quanto approfondita fosse la conoscenza sull’asma. Due le iniziative lanciate: un elenco di Vero o Falso su temi generali, ma fondamentali per comprendere se i comportamenti sono corretti, e un sondaggio “Conosci bene l’asma?”. Sono state 1.623 le risposte ai Vero o Falso e oltre 300 le risposte raccolte nel sondaggio. Sebbene i dati raccolti traccino solo una fotografia generale e non abbiano una valenza scientifica, alcuni dati evidenziano la necessità di lavorare sull’informazione ai pazienti e alla popolazione relativamente ad aspetti importanti.

Le “false credenze”

“Ciò che ci restituiscono questi due canali di ascolto sono una conferma – dichiara Gian Luigi Marseglia, presidente della Conferenza permanente delle Scuole di pediatria, presidente Siaip e Direttore Clinica Pediatrica Università di Pavia – Fondazione Irccs Policlinico San Matteo Pavia – Da un lato assistiamo ad una consapevolezza più ampia, dall’altro ci sono ancora “false credenze”. L’asma è una patologia cronica e dalla diagnosi è necessario accompagnare il paziente attraverso una terapia mirata e continuativa nel tempo. Nel corso della vita possono esserci dei periodi in cui non si hanno sintomi, ma questo non significa che si è guariti, ma che l’infiammazione è sotto controllo o non particolarmente sollecitata. Questo aspetto è importante, perché sottovalutare la malattia può esporre il paziente a situazioni a rischio”.

Con l’asma più sensibili alle infezioni virali

“Altro aspetto da sottolineare – continua Marseglia – è che se il nostro apparato respiratorio è già indebolito dall’asma, è più facile che sia sensibile alle infezioni virali. Per questo motivo è fondamentale proteggere a 360 gradi il paziente anche attraverso, ad esempio, la vaccinazione influenzale”.

C’è poi il dato sulla percezione che il sovrappeso e l’obesità non rappresentino per il 38% un fattore di rischio per l’asma. “Uno stile di vita che tenga conto di una dieta equilibrata e di una costante attività fisica rappresenta un aiuto fondamentale per i pazienti con asma – chiarisce Giorgio Piacentini, Ordinario di Pediatria all’università di Verona, direttore Pediatria all’Aoui di Verona e past president Simri – Obesità e sovrappeso non sono nemici solo delle patologie respiratorie, ma di molte altre malattie. Vale per tutti, ma soprattutto per i bambini, una popolazione per la quale la problematica del peso, dovuta anche ad una sedentarietà più diffusa rispetto al passato, sta aumentando in modo significativo”.

L’importanza della campagna sull’aerosolterapia

“La campagna educazionale sull’aerosolterapia testimonia quanto mantenere alta l’attenzione su tematiche legate alle patologie respiratorie come l’asma, contribuisca sul lungo periodo ad alimentare comportamenti virtuosi a beneficio dei pazienti – conclude Alessandra Peres, presidente di FederAsma e Allergie Odv – Rilevare che ancora persistono delle convinzioni non corrette sulla patologia non ci sorprende. Federasma e Allergie Odv, attraverso le sue attività, si impegna a divulgare messaggi corretti che tutelino la salute dei pazienti e la campagna Un Respiro di Salute va in questa direzione”.

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