Liberato con un blitz di polizia il missionario italiano rapito in Nigeria: caccia ai rapitori in fuga
Un blitz della polizia locale non ha dato scampo ai sequestratori e ha liberato il missionario italiano rapito domenica scorsa in Nigeria. Un piaga, quella dei sequestri di sacerdoti cattolici nel Paese, che continua a sanguinare ininterrottamente da tempo. Basti pensare che, nello Stato di Edo nei giorni scorsi bande criminali hanno rapito altri due preti nigeriani: padre Peter Udo e padre Philemon Oboh. Mentre un altro religioso nigeriano è da ieri sotto sequestro in Zambina, nello Stato nord-orientale di Kaduna. Un fenomeno che, purtroppo, non si limita solo ai sacerdoti, ma che si estende sempre di più anche a cittadini comuni, nigeriani e stranieri.
Nigeria, liberato il missionario italiano rapito domenica
Almeno nel caso del missionario italiano rapito due giorni fa, Padre Luigi Brena – appartenente all’ordine dei Chierici regolari somaschi – secondo quanto rende noto l’agenzia Fides, le cose si sono risolte positivamente e velocemente. I malviventi avevano sequestrato il religioso a Ogunwenyi, nell’area del governo locale sud-occidentale di Ovia, nello Stato di Edo a sud della Nigeria. Oggi, appena libero, in base a quanto la polizia locale ha riferito in una dichiarazione, dopo il blitz le forze dell’ordine hanno portato subito il sacerdote somasco in ospedale. Via via che passano le ore, intanto, si aggiungono nuovi dettagli sul rapimento. E, soprattutto, sull’operazione che ha portato alla liberazione di Padre Brena.
Missionario italiano rapito in Nigeria: il sequestro e i dettagli sulla liberazione
Nella dichiarazione che la polizia nigeriana ha reso, si precisa che il comando di polizia dello Stato di Edo era stato avvisato nel pomeriggio di domenica del rapimento avvenuto la strada Ogunwenyi attraverso la comunità Usen. «Gli agenti di polizia sono immediatamente entrati in azione e hanno seguito i rapitori nel loro accampamento nella foresta – prosegue la nota delle forze dell’ordine locali –. I sospetti rapitori, dopo aver scorto gli agenti, hanno aperto il fuoco. Ma i poliziotti hanno neutralizzato tre dei banditi mentre il resto della banda è fuggito con varie ferite da arma da fuoco, abbandonando la vittima».
Caccia ai rapitori in fuga: in corso un’intensa perlustrazione nella boscaglia
Il missionario nostro connazionale, liberato e soccorso, a quel punto ha potuto tirare un sospiro si sollievo. Gli agenti hanno provveduto quindi a trasferire il religioso tempestivamente in un nosocomio nelle vicinanze. I poliziotti nigeriani hanno provveduto immediatamente a portare «il reverendo Padre d’urgenza all’Ospedale universitario di Igbinedion, Okada, per cure mediche – aggiunge infatti la dichiarazione –. Nel frattempo, i rapitori in fuga potrebbero avere le ore contate. Le forze dell’ordine nigeriane, infatti, fanno sapere che «è in corso un’intensa perlustrazione nella boscaglia per arrestare i rapitori in fuga».