Leonardo di Caprio a bocca aperta davanti ai capolavori di Donatello a Firenze
Ancora una settimana per visitare la grande esposizione a Palazzo Strozzi su Donatello. Pubblico record a Firenze per la grande mostra “Donatello, il Rinascimento“, che chiuderà i battenti il prossimo 31 luglio. I visitatori sono già stati oltre 135.000, confermandosi come l’evento culturale italiano di maggior successo a livello nazionale e internazionale del 2022.
Leonardo Di Caprio a bocca aperta davanti ai capolavori di Donatello
Tra i visitatori degli ultimi giorni, anche la star di Hollywood Leonardo Di Caprio che trovandosi a Firenze con la famiglia ha fatto tappa a Palazzo Strozzi per visitare questa eccezionale esposizione. A guidare lui e la sua famiglia alla scoperta della mostra è stato il direttore della Fondazione Palazzo Strozzi Arturo Galansino in persona. Al quale l’attore ha rivolto molte domande incuriosito e affascinato dalla storia delle opere esposte e del museo. Tra le opere che lo hanno particolarmente colpito la monumentale statua dorata del San Ludovico, il David di marmo, il Banchetto di Erode, il Miracolo della Mula e la grande testa di cavallo. La visita si è svolta durante l’orario d’apertura del museo, niente visita privata, riporta l’Adnkronos.
Le origini del suo nome
L’attore è in viaggio in Italia e ha ritagliato uuna giornata “fiorentina”. Dalle testimonianze che arrivano Leonardo Di Caprio si sarebbe trattenuto anche al museo degli Uffizi per circa due ore, restando all’interno sino all’orario di chiusura. A catturare in particolare la sua attenzione, L’Annunciazione di Leonardo Da Vinci, dipinto che a quanto pare si lega molto alla sua biografia: visto che i suoi genitori scelsero il nome per il figlio proprio durante una visita agli Uffizi.
La mostra evento del 2022
Ancora per una settimana sarà, dunque, possibile visitare “Donatello, il Rinascimento”, mostra storica e irripetibile che mira a ricostruire il percorso eccezionale di uno dei maestri più importanti e influenti dell’arte italiana di tutti i tempi; a confronto con capolavori di artisti a lui contemporanei quali Brunelleschi e Masaccio, Mantegna e Giovanni Bellini, ma anche successivi come Raffaello e Michelangelo. La mostra è curata da Francesco Caglioti, professore ordinario di Storia dell’Arte medievale presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. Ospita (compresa la sede del Museo Nazionale del Bargello) circa 130 opere tra sculture, dipinti e disegni con prestiti unici, alcuni dei quali mai concessi prima, provenienti da quasi sessanta tra i più importanti musei e istituzioni al mondo.