La tentazione di Michele Santoro: «Fondo il partito che non c’è. Il Pd non è più di sinistra»

30 Lug 2022 11:24 - di Federica Parbuoni
santoro

Gli manca «il partito che non c’è», perché il Pd ormai «non ha più nulla a che vedere con la sinistra, è un partito moderato specializzato nella gestione del potere e partner ideale dei tecnici. Oltre al fatto che è diventato il più atlantista di tutti». Michele Santoro se la prende con lo spostamento di Enrico Letta al centro, lo accusa anzi di insistere «nell’ammucchiata di centrodestra dentro la sinistra» e sogna «una lista per la pace», che potrebbe coinvolgere Giuseppe Conte e prendere le mosse «da chi ha partecipato alla serata Pace proibita al teatro Ghione».

La tentazione di Santoro: «Fondo il partito che non c’è»

Ed è proprio questo aspetto a dare il titolo a un’intervista al vetriolo contro il Pd e il suo segretario che Santoro ha rilasciato a Repubblica: «Ho deciso, fondo il partito che non c’è e mi alleo con Conte». Il problema, però, è che per il 25 settembre non ci sono i tempi e, quindi, non resta che sperare in un riavvicinamento dei dem con i cinquestelle. «Se fossi in Letta non darei per scontata la rottura con Conte e chiederei una mano a chi, come me, rappresenta il dissenso dalla guerra. Se Letta insiste con l’ammucchiata di centrodestra dentro la sinistra, resta lo spazio per un campo alternativo», perché «il Pd è scoperto a sinistra. Di Calenda ne ha già tanti al suo interno». «Se in questo campo ci fosse spazio per una lista per la pace, perché no?», ha detto Santoro, dicendosi quindi «pronto a dare il mio contributo» per «il partito che non c’è».

«Qualunque cosa succeda dopo il 25 settembre, io vado avanti»

Il giornalista vorrebbe della partita anche Sinistra italiana, ma «come non ho visto Letta telefonare a Conte, nemmeno ho visto Conte telefonare a Fratoianni e neanche Fratoianni aprire un confronto». In ogni caso, ha spiegato, «se il Pd rimuove l’agenda Draghi apre uno scenario, altrimenti se tutti quelli che non condividono l’agenda Draghi si prendono per mano è un fatto positivo. Qualunque cosa succeda il 25 settembre, io – ha concluso Santoro – dal giorno dopo andrò avanti comunque».

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