La Russa agli alleati: “Sulla leadership si rispettino le regole. Più perdiamo tempo, più favoriamo il Pd”
“Non perdiamo tempo perché così facciamo favore a sinistra che punta su narrazione destra litigiosa…“. La saggezza di Ignazio La Russa scende in campo in queste ore in cui si discute della leadership nel centrodestra, alla viglilia dell’incontro di mercoledì con gli alleati. Il senatore, tra i fondatori di FdI, non arretra di un millimetro: da un lato i patti chiari chiesti da Giorgia Meloni: Se non dovessimo riuscire a metterci d’accordo su questo – ha spiegato la leader di Fratelli d’Italia al Tg5 a proposito della leadership -, non avrebbe senso andare al governo insieme. Confido – ha aggiunto – che si vorranno confermare, anche per ragioni di tempo, regole che nel centrodestra hanno sempre funzionato. Che noi abbiamo sempre rispettato e che non si capisce per quale ragione dovrebbero cambiare oggi». Ma dall’altro ci sono le risposte tiepide che sono giunte dagli alleati in queste ore. Da Tajano in primis: prima alziamo la coppa della vittoria, poi pensiamo alla leaderschip. No, La Russa torna ad insistere, il tema non è secondario.
Leadership centrodestra, La Russa: “Le regole ci sono, rispettiamole”
Fdi non molla e controreplica a Forza Italia, in particolare a Silvio Berlusconi e Antonio Tajani che sembrano frenare su Meloni premier in vista del verticeprevisto domani pomeriggio alla Camera per parlare anche di questo tema: ”le regole ci sono e vanno rispettate”, chiarisce La Russa in un colloqio con l’Adnkronos. ”Noi vogliamo semplicemente che si rispettino le regole”.
Leadership centrodestra, La Russa: “Fare presto per non avvantaggiare la sinistra”
Il vicepresidente del Senato conferma che il summit tra i leader della coalizione si terranno in una ‘sede istituzionale’, come aveva chiesto la Meloni: negli uffici del gruppi della Lega a Montecitorio. Ma avverte sulla tempistica: ‘‘Più perdiamo tempo a discutere di questi argomenti e più facciamo un piacere alla sinistra. Che punta alla narrazione di una continua litigiosità nel centrodestra’‘.
La ‘melina’ non giova: occorre battere sul tempo gli avversari
Non solo. In questo momento il Pd sta navigando in acque turbolente quanto alla scelta del canduidato premier per il centrosinistra. Anzi, da quelle parti il caos è totale: Gli elettori di Azione e Italia Viva accetterebbero un’intesa col Partito Democratico, purché sia chiaro che non sia poi Letta a fare il premier. Calenda invoca Draghi premier e, in seconda battuta, è disposto a candidarsi lui. Renzi sta sostenendo che correrà da solo. Insomma, sono in alto mare. Per questo La Russa richiama il fattore tempo, invita gli alleati a finirla con la “melina”: perché una decisione netta nel centrodestra sulle regole del dopo voto sarebbero un contributo alla chiarezza. Bruciando sul tempo il campo aperto del centrosinistra sempre più un’Armata Brancaleone 2.0.