Addio a Irene Fargo, artista raffinata e donna coraggiosa artefice di un successo ritrovato tante volte
Se n’è andata in silenzio, scivolando via dalle scene della vita e della musica come altre volte aveva fatto, nel corso di una carriera lunga e punteggiata di successi, ma costellata anche da pause e ritorni. Solo che stavolta l’addio è per sempre: la cantante e attrice Flavia Pozzaglio, conosciuta come Irene Fargo, è morta ieri a 59 anni, dopo una lunga malattia, a Chiari, il paese del bresciano dove viveva. A dare la notizia, nella tarda serata di un venerdì che sembrava come tanti altri, è stata la cantante e produttrice discografica Giovanna Nocetti, nota a tutti come Giovanna. La quale, a un messaggio su Facebook, ha affidato il suo addio all’amica e il compito di avvisare tutti della triste notizia. Un annuncio di poche parole che ha il pregio di racchiudere un mondo: «Ciao Irene, voglio ricordarti così. Ci siamo volute bene sinceramente. Mi mancherai.. Riposa in pace. Tua Giò»…
Addio a Irene Fargo: l’attrice è morta ieri dopo una lunga malattia
Ma nelle ultime settimane altri artisti avevano speso parole di incoraggiamento per la cantante sui social. Renato Zero su tutti, il 15 giugno, aveva scritto: «Abbiamo amici fortunati ed altri a cui la sorte ha riservato un percorso più difficile. Irene Fargo è un’anima buona e generosa. Un’artista sensibile e appassionata. Il mio pubblico sa da sempre, dove posare lo sguardo e a chi consegnare il proprio cuore. Sono certo che la nostra carezza ad Irene le sarà davvero gradita e le farà un gran bene!». E siamo certi che quella carezza è arrivata al cuore di un’artista raffinata e appassionata, che nella sua vita, come nella sua carriera contrappuntata da successo popolare e riconoscimento critico, ha dovuto vivere e sfidare alti e bassi. Momenti di luce e periodi di silenzio. Una lunga fase di buio: quella vissuta durante la fine del suo matrimonio, che non le ha risparmiato gli abusi fisici e le mortificazioni psicologiche che il marito, raccontò in seguito l’artista, le avrebbe inferto…
Un’artista raffinata e una donna coraggiosa
La Fargo aveva esordito nel 1989 con la partecipazione al Festival di Castrocaro. Due anni dopo arrivò l’affermazione sui vasta scala con il suo primo Sanremo, nel 1991, quando si classificò seconda tra le nuove proposte con il brano La donna di Ibsen. Con il 45 giri uscì anche la ristampa dell’album uscito l’anno prima. Nella ristampa c’era anche un altro inedito, Ti do una canzone, cantato in duetto con Grazia Di Michele, che ebbe un notevole successo. Nel 1992 è ancora a Sanremo tra le nuove proposte, ancora secondo posto, con il brano Come una Turandot. Questa volta l’omaggio è all’opera di Giacomo Puccini. Nello stesso anno Irene ottiene un terzo posto al Cantagiro. Tra il 1997 e il 1999 pubblica altri tre dischi ed è spesso ospite nei programmi Rai di Paolo Limiti.
Irene Fargo, le tappe del successo da Castrocaro a Sanremo, fino all’ultimo album
Nel 2009 è tra le artiste che salgono sul palco di San Siro per il concerto “Amiche per l’Abruzzo“. Negli ultimi anni, infine, era apparsa spesso nei programmi di Tv2000. E nel 2012 aveva pubblicato un nuovo album: Crescendo. Già, perché la maturazione del suo successo è andata di pari passo con le esperienze personali di una vita che ha visto Irene Fargo combattere emettersi in gioco, come donna, come moglie, come madre e come artista elegante chiamata a ritagliarsi uno spazio in un mondo come quello discografico, difficile e pregno di varabili indecifrabili. A definire per sé una vita familiare serena e appagante.