Tajani: “Meloni ha ragione, serve un vertice del centrodestra. Dobbiamo darci un progetto”
Anche noi siamo d’accordo” con Giorgia Meloni sulla necessità di un vertice del centrodestra: lo dice Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia, intervistato dal Corriere della Sera. Il vicepresidente azzurro ha già prefigurato il cronoprogramma, a cominciare dalla tenuta del governo. «Finirà come previsto a marzo, allora si potrà votare. E allora potremo presentarci con un centrodestra in cui Forza Italia avrà un ruolo essenziale, perché senza di noi non si vince».
Il coordinatore azzurro smentisce che in Forza Italia ci sia la tentazione di tornare al proporzionale. Esclude l’ipotesi di smarcarsi quindi da FdI e Lega. «La conflittualità dei vertici non è quello che ci chiedono gli elettori, che ci vogliono e ci premiamo se uniti. Rompere il centrodestra vorrebbe dire tradirli. E comunque non mi sembra ci sia tempo per ragionare di proporzionale: lo vorrebbe Letta, perché sa che perderebbe altrimenti. Ma non è più possibile muoversi solo per interesse di partito».
Tajani d’accordo con Giorgia Meloni
E proprio sulla sulla necessità di un vertice del centrodestra, Tajani si dice d’accordo con Giorgia Meloni sulla necessità di un vertice. «Berlusconi ha detto che organizzerà un confronto approfondito su programmi, temi cruciali per il centrodestra la libertà di impresa, la diminuzione della pressione fiscale, la lotta all’oppressione giudiziaria e burocratica, l’ambiente che ci permetteranno non solo di vincere le elezioni, ma di governare. Lui, con la sua capacità di mediazione, il suo equilibrio, il saper smussare gli angoli, fare rinunce e rendersi concavo e convesso, è indispensabile al centrodestra». Il vertice, spiega, sarà fatto «nei prossimi giorni». Tajani agguìiunge: «Parleremo di tutto. Le Regionali certo sono un tema, dovremo presentarci con i nomi giusti perché si possa vincere nelle Regioni, non spartirci candidature».
“Il vertice va preparato, inutile incontrarsi per una foto”
Il vertice «andrà giustamente preparato – prosegue Tajani – inutile incontrarsi solo per una photo opportunity». Quanto alla guida del centrodestra, dice Tajani, «lasciamo perdere questo continuo parlare di leadership o premiership: gli elettori vogliono sapere non chi va, ma cosa si fa al governo. Nel centrodestra ci sono oggi tre leader, di forze diverse. Prima vinciamo, poi pensiamo a chi sarà il capo. Berlusconi può avere il ruolo di promotore per la sua esperienza, la sua saggezza, per la capacità di mediazione e la facilità nei rapporti umani, per il suo essere lui sì un leader riconosciuto, dentro e fuori il centrodestra».