Sapete l’ultima della Ue? FdI e Lega nella “black list” dei «movimenti violenti di estrema destra»

16 Giu 2022 9:33 - di Michele Pezza
destra

All’armi son fascisti“. Eh sì, tutto si potrà dell’Europa (intesa come Ue) tranne che ignori la parolina magica con cui evocare un pericolo grave ed incombente. Soprattutto quando – come nel caso denunciato da Libero – la “ricerca” a base dell’allarme è in realtà un elenco di luoghi comuni impastato di pregiudizio politico. Non vi è altro modo per definire il sedicente studio sull’«Estremismo di destra nell’Ue», commissionato dalla Commissione Libe per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni. Un tomo di 170 pagine a mo’ di radiografia delle destre radicali europee al fine di riconoscerne «le caratteristiche distintive e le azioni violente perpetrate». L’obiettivo ricorda da vicino lo slogan della campagna anti-Aids degli anni ’80: «Se lo conosci, lo eviti». Appunto.

Così un report commissionato dall’Unione Europea

Non ci sarebbe nulla di indecente se non fosse che tra le formazioni radicali, violente e pericolose, i ricercatori non avessero inserito anche Fratelli d’Italia e la Lega. È a loro che che si riferisce lo studio quando vi si legge che «l’Italia è uno dei Paesi Ue più colpiti dal crescente successo dei partiti populisti ed estremisti di destra». E ancora: «In anni recenti i partiti di destra radicale si sono introdotti nella politica mainstream». Quest’ultima affermazione o è frutto di malafede o di ignoranza, dal momento che la Lega è uno dei partiti italiani più longevi mentre FdI ha già compiuto dieci di anni. Non solo, ma i rispettivi leader hanno già ricoperto ruoli di governo. Nonostante ciò, a giudizio dei ricercatori, Matteo Salvini e Giorgia Meloni guidano «partiti di destra radicale». Essi stessi sono «nazionalisti radicali». Un vero mostro a due teste: «I più recenti sondaggi per le prossime elezioni Politiche danno entrambi i partiti sopra il 20 per cento». E questo è l’unico aspetto non contestabile della ricerca.

L’obiettivo è screditare la destra italiana

Il resto è persino ridicolo. Infatti, non c’è che da ridere quando, in contrasto con FdI e Lega, lo studio elogia le Sardine salutandolo come il «movimento che si è battuto contro il successo dei partiti di estrema destra».  Ma il trucco c’è, e si vede pure: la Libe ha commissionato la ricerca alla Asterisk Research and Analysis, che ne ha affidato la redazione a Quentin Liger e Mirja Gutheil. Il primo è un instancabile twittarolo, politicamente innamorato della comunista Rosa Luxemburg e detrattore irriducibile di Boris Johnson, definito addirittura golpista. La seconda è stata stagista del socialdemocratico Vladimir Spidla e si è già segnalata in passata per un report contro la «criminalizzazione» dell’accoglienza dei clandestini. Insomma, due profili, politicamente parlando, non proprio super partes. E neanche gratis, visto che la Ue li ha pure pagati per scrivere tante sciocchezze. Con i nostri soldi, ovviamente.

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