Restaurata la lapide di Alfredino Rampi. Gualtieri si compiace ma tace su degrado e abbandono del Verano

1 Giu 2022 18:58 - di Marta Lima

Arriverà nei prossimi giorni in Procura a Roma un’informativa dei carabinieri che indagano sulla profanazione della lapide, al cimitero del Verano, di Alfredino Rampi, il bambino morto 41 anni fa dopo essere caduto in un pozzo a Vermicino. Gli investigatori sono al lavoro per individuare chi ha imbrattato con svastiche e ingiurie la lapide, fatte con un pennarello nero. I carabinieri stanno raccogliendo testimonianze per capire quando è avvenuto il fatto, visionando anche le immagini di alcune telecamere di video sorveglianza presenti nelle aree limitrofe e di accesso al cimitero.

Alfredino Rampi, l’annuncio di Gualtieri

“La lapide in memoria di Alfredino Rampi è stata restaurata e ricollocata al suo posto. Grazie all’assessora Alfonsi e ai servizi del Verano per la rapidità con cui si è rimediato a un gesto così inqualificabile e vergognoso. Rispetto e dignità per il piccolo Alfredino”. Così in un tweet il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che neanche una parolina di autocritica sulle condizioni di abbandono e di incuria riserva al cimitero del Verano, come se il gesto non fosse conseguenza anche dello stato in cui versa l’area cimiteriale più importante di Roma.

Verano, tombe devastate e bare a vista da cinque mesi“, titolava solo due mesi fa il Corriere della Sera.

“La lapide di Alfredino Rampi è stata completamente restaurata e già ricollocata questa mattina”, dichiara anche Sabrina Alfonsi, assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale. Tace, anche lei, sulle condizioni del Verano.

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