Profanata la tomba di Alfredino Rampi al Verano: svastiche sulla lapide del bambino di Vermicino

30 Mag 2022 18:54 - di Leo Malaspina

La lapide al Verano di Alfredino Rampi, il bambino morto 41 anni fa dopo essere caduto in un pozzo a Vermicino, è stata profanata e imbrattata con 11 svastiche con il pennarello nero e ingiurie qualche giorno fa. A segnalare la profanazione è stata una visitatrice del cimitero romano, secondo quanto rivela il Tgr Lazio. La donna avrebbe notato le svastiche ieri spiegando che 10 giorni fa la lapide, che si trova al padiglione 85 del Verano, dove è sepolto anche il fratello del piccolo Alfredino, era intatta.

Sono in corso le indagini dei carabinieri per rintracciare i responsabili della profanazione della lapide. Sul posto ieri in mattinata sono intervenuti i carabinieri della stazione San Lorenzo, che hanno trovato la lapide imbrattata con svastiche e ingiurie fatte con un pennarello nero.

Il prossimo 10 giugno sarà il 41esimo anniversario della tragedia di Vermicino. Alfredino Rampi, sei anni, cadde in un pozzo artesiano nelle campagne tra Roma e Frascati. Per tre giorni i soccorritori tentarono di salvargli la vita e tutto fu mostrato in diretta tv. Alfredino, caduto a una profondità di circa 60 metri, morì all’interno di quel pozzo.

Profanata la tomba di Alfredino Rampi, l’indignazione bipartisan

“La profanazione della tomba di Alfredino Rampi è un gravissimo, ingiustificato e incomprensibile atto. Gli inquirenti facciano luce su quanto accaduto e si perseguano i responsabili senza alcun indugio”, diichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida. “È inquietante che il cimitero monumentale del Verano possa essere oggetto di atti vandalici ma ancora di più contro la sepoltura di un bambino innocente simbolo di una tragedia nazionale che colpì le coscienze e i cuori di tutti gli italiani”, conclude.

In un tweet il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, postando la foto del murale di Alfredino a Garbatella, esprime la propria indignazione. “E’ inaccettabile la vigliacca profanazione della lapide del piccolo #AlfredinoRampi imbrattata con 11 svastiche. Faremo ripulire subito questo scempio. Alfredino resta nei nostri cuori e Roma gli ha appena dedicato questo bel murale a Garbatella. Questi barbari si vergognino’’.

“Chi offende la memoria dei defunti commette il più infame dei reati, contro la persona e i suoi familiari. Ma essersi accaniti sulla lapide di quel bambino deceduto in circostanze così tragiche è un atto così feroce e folle che tocca i vertici assoluti della malvagità. Dopo questo oscuro episodio, forse è il caso che l’Amministrazione Capitolina riveda le misure di sicurezza e controllo nel cimitero monumentale Verano”, è il commento di Giancarlo Rignini, consigliere regionale del Lazio di Fdi.

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