Putin senza freni: «Nulla tornerà come prima». Ma sull’ingresso dell’Ucraina nella Ue dice: va bene

17 Giu 2022 18:02 - di Mia Fenice
Putin

C’è una rivoluzione irreversibile in atto nel mondo, ma gli Stati Uniti e gli altri Paesi occidentali continuano a illudersi che sarà possibile tornare all’equilibrio precedente. Il presidente russo Vladimir Putin dopo i problemi legati agli attacchi hacker ai sistemi del Forum di San Pietroburgo, è riuscito a pronunciare il suo atteso discorso alla  sessione plenaria, ribadendo la sua idea geopolitica.

Ha aperto all’ingresso dell’Ucraina nell’Unione europea. Ha infatti detto di ”non aver nulla in contrario”. Affermando che la Ue «non è un blocco politico-militare». Poi riferendosi agli ucraini il presidente russo ha detto: «lasciate che si uniscano a loro, non rappresentano alcuna minaccia per noi».

Putin sugli Usa

Quanto agli Usa ha attaccato: «Non si sono accorti che negli ultimi decenni si sono creati diversi altri centri, con modelli di sviluppo proprio che hanno diritto a essere protetti. È una rivoluzione – ha scandito Putin – . Cresce il ruolo dei Paesi che si sviluppano in modo dinamico e progressivo i cui interessi non possono più essere ignorati, credendo che tutto tornerà come prima, hanno carattere irreversibile», ha aggiunto.

«Non tornerà più tutto come prima, ma alcuni leader occidentali – dice il Presidente russo – rimangono nell’illusione che questo non sia così, si aggrappano al passato, e sono convinti che domineranno per sempre l’economia e la politica. Ma non c’è nulla di eterno. Questi leader ragionano con le categorie del secolo scorso e sono prigionieri delle loro illusioni».

Putin: «Non ci isoleremo»

La Russia non ha alcuna intenzione di isolarsi, nonostante l’Occidente voglia che «scelga la strada dell’autoisolamento», ha poi assicurato il presidente russo. Al contrario, ha affermato, la Russia “aumenterà” il suo impegno «con tutti coloro che sono interessati». Sono così tanti i Paesi che vogliono lavorare con la Russia che non ha intenzione di nominarli, ha proseguito Putin, sottolineando che questo equivale a un «numero schiacciante di persone sulla Terra».

Putin sulle sanzioni

Quelle imposte nei confronti della Russia sono «sanzioni senza precedenti», ma «siamo persone forti e possiamo vincere tutte le sfide che ci vengono proposte. La storia del nostro Paese lo dimostra», ha affermato il capo del Cremlino. «Le sanzioni economiche sono un’arma a doppio taglio che spesso colpisce di più chi le introduce», ha affermato Putin sottolineando che «nei Paesi europei si sono aggravati (in questi mesi, ndr) i problemi economici e sociali».

«Abbiamo stabilizzato il mercato finanziario ed economico» tanto che «le previsioni catastrofiche di questa primavera sono fallite», ha assicurato Putin sostenendo che «le nostre finanze sono state stabilizzate» e «abbiamo immesso liquidità nelle nostre aziende».

«L’Unione europea ha perso sovranità economica e politica»

Di contro «l’Unione europea ha perso sovranità economica e politica e questo è vero soprattutto adesso che ha cercato di minacciare la nostra economia, ma così ha minacciato la propria economia», ha avvertito Putin sostenendo che «la situazione attuale non è solo il risultato di queste sanzioni, dell’operazione militare speciale che la Russia ha intrapreso nel Donbass». Addossare la responsabilità alla Russia, ha aggiunto, «significherebbe spostare la responsabilità su qualcun altro. Ma nel nostro mondo c’è questa situazione perché il cosiddetto G7 ha da molti anni una situazione del genere che si è deteriorata durante la pandemia nel 2020 quando la domanda e la fornitura di servizi e di merci si è abbassata drasticamente».

La crisi del grano

La Russia non sta bloccando il grano ucraino, ha sostenuto il presidente Putin. «La carestia nei Paesi più poveri sarà sulla coscienza dell’amministrazione statunitense e degli eurocrati», ha detto Putin, che ha accusato gli Stati Uniti di stampare denaro e di “accaparrarsi” cibo sui mercati globali. Promettendo che la Russia avrebbe inviato cibo in Africa e in Medio Oriente, Putin ha sostenuto che l’Ucraina non ha abbastanza grano per fare la differenza. Ma la Russia può esportare di più. E infine: «La Russia accoglie con favore il dialogo con le Nazioni Unite sul grano e sulle forniture alimentari».

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