Russia, nuovo “colpo” ai vertici militari: Putin scarica il generale Dvornikov dalla guida delle truppe

3 Giu 2022 20:55 - di Redazione
Russia

In Russia nuovo “colpo” ai vertici militari: infatti secondo quanto riporta il Conflict Intelligence Team, citato dal Kyiv Independent, Mosca avrebbe deciso di rimuovere il generale Alexander Dvornikov dalla guida delle forze sul campo in Ucraina, per sostituirlo con il generale Gennady Zhidko, ex comandante del distretto militare orientale e vice ministro della Difesa russo.

Russia, chi è il generale Dvornikov

Di Dvornikov, noto per il pugno duro nelle spedizioni in Siria e Cecenia, non si avevano più notizie da un paio di settimane. Eppure proprio a lui il Cremlino si era rivolto all’inizio di aprile per dare una svolta a una operazione militare di cui erano emerse tutte le carenze. Ma se fosse confermato questo nuovo avvicendamento, neanche Dvornikov, evidentemente, sarebbe riuscito a ottenere nell’invasione dell’Ucraina i risultati attesi da Putin.

Russia, la guerra

Come riporta il Kyiv Independent, in precedenza, il NYT ha riferito che c’erano dubbi sul fatto che Dvornikov continuasse a essere responsabile della guerra della Russia contro l’Ucraina, poiché non si vedeva nelle ultime due settimane. Di recente, ci sono state informazioni secondo cui Vladimir Putin ha assunto personalmente la gestione della guerra in Ucraina.

Licenziati 115 soldati

La scorsa settimana sono stati licenziati 115 soldati della Guardia nazionale russa (Rosgvardia) per aver rifiutato di partecipare all’operazione militare speciale in Ucraina. È emerso dopo che il tribunale di Nalchik, nella regione del Kabardino-Balkaria, nel Caucaso, ha respinto in blocco il ricorso che avevano presentato insieme contro il provvedimento. Il pronunciamento del tribunale è stato pubblicato sul sito web della corte. Il giudice ha sancito che i soldati sono stati licenziati per giusta causa dopo “aver rifiutato di eseguire un incarico ufficiale” per combattere in Ucraina e invece essere tornati alla loro base di Nalchik.

La difesa dei soldati

L’avvocato difensore dei soldati, Andrei Sabinin, ha denunciato “la velocità senza precedenti” con cui il tribunale ha preso la sua decisione, data la complessità del caso. E ha espresso «dubbi sulla correttezza del processo nel suo complesso, dato che ai miei clienti è stata negata la possibilità di chiamare alcuni testimoni e diversi documenti sono stati respinti».

 

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