Nuova rissa a “Non è l’arena”, disoccupato contro il renziano Faraone: «Ci togliete da mangiare»
Ancora una rissa verbale ma molto accesa dagli studi di Non è l’arena su La7. Argomento il lavoro che non c’è, e il reddito di cittadinanza di cui molti, anche tra le file del governo, riconoscono la debolezza, E chiedono che sia riformato. Nell’ultima puntata di ieri Massimo Giletti ha dovuto gestire la rabbia di un disoccupato in collegamento esterno. L’uomo, percettore di reddito di cittadinanza, si è letteralmente scagliato contro Davide Faraone, già senatore del Pd oggi in Italia Viva di Matteo Renzi.
Rissa a “Non è l’arena”: disoccupato contro Faraone
“Ci vuole togliere il piatto di pasta a tavola, ci stiamo attaccando al ridicolo. Non è umanità questa, è vergognoso“. Così il difensore del contributo mensile, fiore all’occhiello dei grillini, Di Maio in testa, per “abolire la povertà”. Circondato da altri lavoratori disoccupati a fare il tifo. Immediata la replica di Faraone, decisamente irritato. “Io ho detto esattamente il contrario”, precisa il senatore. “Chi non può lavorare deve essere assistito. Mentre chi può lavorare deve farlo con stipendi all’altezza, senza salari da fame”. Però, precisa il renziano, “se il lavoro non arriva. Il lavoro si cerca”.
La rabbia del percettore del reddito di cittadinanza
Parole che evidentemente danno fastidio al percettore di cittadinanza che quindi comincia a urlare: “Allora modificatelo visto che lei è al governo”. Ma Davide Faraone si spazientisce: “Vorrei non essere interrotto”. Quindi conclude il suo ragionamento: “Noi dal 2019 abbiamo speso 23 miliardi di euro senza che questo meccanismo funzionasse”. Il concetto è che chi rifiuta offerte di lavoro non deve più prendere il sussidio. “Non decadere dalla lista è intollerabile. Rendetevi conto che è incredibile che ci sono imprenditori che non trovano lavoratori”.