Covid, impennata di contagi: sono 62.704. Palù: «Ma le polmoniti sono pochissime»

21 Giu 2022 19:18 - di Luciana Delli Colli
contagi covid

Impennata di contagi da Covid: i nuovi casi nelle ultime 24 or sono stati 62.704, ieri erano stati 16.571 e il giorno precedente 30.526. Aumentano anche i decessi, che dai 59 di ieri passano ai 62 di oggi. Sale inoltre il tasso di positività, che arriva al 21,4% su 292.345 tamponi processati. Ieri era al 20,9% su 79.375 test tra antigenici e molecolari e l’altro ieri era al 19,1%.

Aumentano i ricoveri ordinari, ma calano le terapie intensive

In aumento anche i i ricoveri ordinari, che oggi sono 218 in più rispetto a ieri, per un totale di 4.803 pazienti nei reparti di degenza Covid. Sono invece in lieve calo i ricoveri in terapia intensiva: oggi ci sono 3 pazienti in meno, con 25 nuovi ingressi nelle ultime 24 ore, per un totale di 206 letti occupati. Gli attualmente positivi sono 599.930, vale a dire 25.281 in più rispetto a ieri, mentre i dimessi e guariti da ieri sono complessivamente 37.921, per un totale da inizio pandemia di 17.191.557.

Il picco dei nuovi contagi Covid atteso per metà luglio

Secondo l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente di igiene all’Università del Salento, il picco di questa ondata estiva di contagi Covid «con buona probabilità si registrerà nella seconda metà di luglio». «Ma come al solito – ha aggiunto – è molto difficile fare previsioni precise, visto che non conosciamo fino in fondo il livello di contagiosità della sottovariante circolante nella popolazione italiana che, comunque, è ormai ampiamente immunizzata anche contro Omicron». Lopalco, quindi, parlando con l’agenzia di stampa Adnkronos, ha sottolineato che «le temperature non influenzano la circolazione del virus», mentre «quello che fa la differenza sono i comportamenti, soprattutto le attività al chiuso, che in estate si riducono drasticamente».

Medici preoccupati, anche se le sottovarianti sono «più benigne»

Rispetto all’aumento dei contagi ha manifestato una certa «preoccupazione» l’Ordine dei medici di Roma, pur sottolineando che «fortunatamente l’infezione si sta presentando nella maggior parte dei casi con febbre e mal di gola per chi è vaccinato». «Diciamo che al momento queste sottovarianti Omicron sembrano un po’ più “benigne”», ha confermato il presidente Antonio Magi, commentando l’aumento dei casi nella Regione Lazio, dove oggi si registrano quasi 5mila casi in più rispetto a ieri. «A Roma si sono sovrapposte tante situazioni che hanno portato a grandi affollamenti di persone», ha spiegato Magi, parlando del ritorno dei turisti e dei grandi eventi come i concerti, dove «migliaia di persone, che si sono affollate senza mascherina». Per questo dall’Ordine medici arriva la raccomandazione «a continuare a usare il dispositivo di protezione, se si è in una situazione di affollamento».

Palù: «Dati tranquillizzanti, praticamente non si vedono più polmoniti»

Secondo il virologo Giorgio Palù, presidente dell’Agenzia italiana del farmaco, comunque, «i dati sono molto tranquillizzanti». «Praticamente non si vedono più le polmoniti tranne che nei soggetti che hanno altre patologie concomitanti. E questo è dovuto a una serie di altre mutazioni che impediscono al virus di fondersi con le cellule polmonari. Sembra essere un percorso evolutivo che caratterizza il virus per maggior contagiosità ma minor virulenza», ha concluso.

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