Cannabis, depenalizzata la coltivazione in casa. Sì dalla Camera. Delmastro (FdI): no alla cultura della droga

21 Giu 2022 17:58 - di Natalia Delfino
cannabis coltivazione casa

La commissione Giustizia della Camera ha dato il via libera alla depenalizzazione della coltivazione in casa della cannabis, nella misura di quattro piantine. La proposta di legge, secondo il relatore Mario Perantoni del M5S, dovrebbe avere l’effetto di «sostenere chi ne fa uso terapeutico» e di «togliere terreno allo spaccio». Ma il testo prevede anche il dimezzamento delle pene per lo spaccio «di lieve entità». Dunque, a conti fatti, più che togliere terreno, sembra poter aprire nuovi spazi di manovra ai pusher.

Cosa c’è nella legge che depenalizza la coltivazione di cannabis a casa

Per Perantoni, però, anche questa depenalizzazione, che riduce la previsione di pena ai “lievi” spacciatori da quattro anni a due anni e due mesi, va segnalata «tra le novità che rafforzano l’impianto del progetto iniziale». Le altre sono il fatto che «non potrà essere mai considerato fatto di lieve entità la cessione di sostanze stupefacenti a minori da parte di persone di maggiore età» e «l’istituzione di una giornata nazionale sui danni derivanti dall’alcolismo, dal tabagismo, dall’uso delle sostanze stupefacenti o psicotrope da tenere ogni inizio di anno scolastico negli istituti di primo e secondo grado».

Pene dimezzate per lo spaccio «di lieve entità»

Insomma, tutto nell’impianto della legge fa passare l’idea che, in fondo, non solo fumare cannabis, ma anche cederne un po’ non sia poi così problematico con l’unica eccezione della vendita da parte dei maggiorenni ai minorenni, che a occhio e croce potrebbe rivelarsi un incentivo a utilizzare manodopera sempre più giovane per la cessione ai giovanissimi.

Delmastro: «Lo Stato deve contrastare la cultura della droga»

«Depenalizzata la coltivazione, abbattute le pene per la cessione di sostanze stupefacenti: la nuova proposta di legge è la somma delle due sinistre culture di Pd e M5S. Lo Stato deve contrastare la cultura della droga, non incoraggiarla. Noi quando pensiamo alla droga pensiamo alla schiavitù, non a un diritto. Noi quando pensiamo allo spaccio pensiamo alla repressione, non alla indulgenza», ha commentato il deputato e responsabile Giustizia di FdI, Andrea Delmastro.

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