Chiara Ferragni incontra Liliana Segre e pubblica la foto: «Colpita dalla sua storia»

9 Giu 2022 17:32 - di Redazione
Ferragni

«Dopo le nostre chiacchierate telefoniche, oggi ho avuto il piacere di conoscere di persona la senatrice Liliana Segre». Lo annuncia su Instagram Chiara Ferragni, pubblicando una foto che la ritrae con la senatrice a vita. «La sua storia e la sua determinazione – aggiunge l’imprenditrice digitale – mi hanno molto colpito».

Chiara Ferragni incontra la senatrice Liliana Segre

L’incontro, come si legge sul sito Ansa.it, è avvenuto a casa della Segre, che nelle scorse settimane aveva espresso il desiderio di incontrare l’influencer e di invitarla a visitare con lei il Memoriale della Shoah. «Ho visto che con suo marito Fedez si impegna sul sociale, mi piacerebbe conoscerla», aveva detto la Segre, sostenendo che i visitatori al Memoriale che ricorda le vittime dell’Olocausto in Italia sono ancora troppo pochi. «Il suo esempio – aveva aggiunto – potrebbe portare qui tanti ragazzi». Oggi l’incontro.

 

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Segre al convegno “Le vittime dell’odio”

Stamattina la senatrice a vita Liliana Segre è intervenuta al convegno “Le vittime dell’odio”, organizzato dall’osservatorio sulle discriminazioni al Memoriale della Shoah di Milano.

«Ogni volta – ha detto – che la vita mi ha dato occasione di combattere l’odio, poiché ne sono stata vittima in prima persona, io ci ho provato. Anche io ho cercato di fare la mia parte mettendo tutta me stessa con una commissione per combattere innanzitutto l’istigazione all’odio».

«Essere qui per me è un momento di grande emozione»

«Essere qui per me è sempre un momento personale di grande emozione perché il luogo riporta alla mia mente quello che ho vissuto. Vedersi praticamente strappare tutto, strappare la vita», ha detto la Segre, ricordando che «quando questo luogo ha preso forma, ci siamo messi d’accordo sul fatto che la parola scritta a caratteri cubitali all’ingresso fosse “indifferenza”. Una parola che ha avuto e ha tuttora una grandissima parte nel mondo di oggi, perché è molto più facile voltarsi dall’altra parte».

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