Liliana Segre alla Sapienza. Ma lo studente non può accoglierla: contestato perché di destra

16 Feb 2020 12:41 - di Redazione
Liliana Segre

Liliana Segre è attesa alla Sapienza, la prima Università della Capitale, martedì mattina. La senatrice a vita, alla presenza del presidente Mattarella e del ministro dell’Università Manfredi, riceverà dal rettore la laurea honoris causa.

Sul palco a rappresentare gli studenti dovrebbe esserci Valerio Cerracchio, rappresentante della lista più votata nella giunta dell’Università. Il condizionale è d’obbligo perché Valerio Cerracchio non è di sinistra. Un particolare che turba il permanente presidio antifà che ammorba l’ateneo romano. Infatti lo studente è vicino a un’associazione della destra giovanile romana, Generazione popolare.

Quindi, la cupola studentesca che decide chi parla e chi non parla alla Sapienza, cioè la stessa rete di studenti che ha portato Mimmo Lucano nell’ateneo e che anni addietro vietò la parola a Joseph Ratzinger, ha dato la sua sentenza: il Cerracchio è elemento non degno, secondo loro, di ricevere la signora Segre. In una lettera aperta gli studenti antifascisti chiedono al rettore di tornare sui suoi passi. Cerracchio “aderisce ad organizzazioni di stampo neofascista”.

Non contenti chiedono anche a Liliana Segre di incontrare dopo la cerimonia gli studenti antifascisti perché non si sentono rappresentati. «Non ci sentiamo rappresentati dallo studente che interverrà» e per questo chiedono un passo indietro dell’Ateneo e «all’Onorevole Segre un momento di confronto con chi si riconosce nei valori e nelle parole che Lei continua diffondere e incarnare». Il cerimoniale dell’Ateneo e i professori si dicono sconcertati della polemica: lo studente è stato scelto secondo i soliti criteri: un rappresentante della lista più votata scelto a rotazione delle diverse facoltà, e questa volta è il turno di ingegneria. Dunque nessuna forzatura.

 

Commenti

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  • Giuseppe Forconi 18 Febbraio 2020

    Porca miseria che ammasso di buffoni, sicuramente i BARONI dell’ateneo, cioe’ quelli che continuano a studiare anche se quarantenni che vivono con mamma e papa’, sono quelli che dettano le leggi dentro e fuori da queste strutture che dovrebbero essere democratiche, ma come si sa’ i comunisti non conoscono la democrazia.

  • Mauro collavini 17 Febbraio 2020

    Non mi risulta che la segre diffondi ed i carni parole d odio vicine agli stupidi studenti di sinistra. La segre racconta la storia che non si deve più ripetere, l odio verso un intero popolo, quello ebreo

  • Alberto Lazzari 17 Febbraio 2020

    A lei un immeritato fine mese ed ora una laurea O.C. inutile mentre a migliaia di internati, specialmente I.M.I., una medaglietta e poi fuori dai piedi, questa è un’altra forma di razzismo.

  • fazio 16 Febbraio 2020

    questi signori non far parlare le persone lo hanno nel DNA, quando facevo le superiori viaggiavo insieme ad un amico di sinistra, non ti faceva mai parlare, non accettava il contraddittorio e provava a bloccarti non appena tu iniziati a fare un discorso diverso dal suo pensiero.
    Sapete come è andata a finire, ho cominciato a viaggiare da solo.

  • maurizio pinna 16 Febbraio 2020

    Giusto rimarcarlo, SEMPRE, ma non meravigliamoci che SOTTO TRACCIA, la struttura che MANOVRA il Paese sia comunista. Soprattutto nella scuola, dove il soviet dei docenti comanda da sempre, con qualsiasi Governo. La cosa deve essere ricercata nel 1946, è da lì che inizia la presa del potere da parte della sinistra: escludere dalla Costituente TUTTI i partiti della destra storica fu il principio strategico, fu il primo tassello su cui montare la falsificazione per cui in Italia la destra prima del fascismo semplicemente non esisteva. Fino a che avremo tale SPECTRE BOLSCEVICA continueranno ad accadere fatti simili, soprattutto nelle enclaves dove esistono delle piccole unioni sovietiche, come è appunto la scuola o certe strutture pubbliche e finto sociali. Almirante l’aveva compreso benissimo, meno Berlusconi e ancor meno Salvini. Giorgia è molto giovane ma attentissima, si muove bene, ma faccia molta attenzione perché se diverrà “pericolosa” la SPECTRE BOLSCEVICA non farà sconti.

  • Francesco SIGNORE 16 Febbraio 2020

    Antifascismo da barzelletta che non fa ridere neanche con il solletico, provoca solo smorfie di dolore per fulminante diarrea indotta dagli ignoranti approdati alla scoperta della Segre

  • giovanni vuolo 16 Febbraio 2020

    Ricordo i comizi dei comunisti di quando ero ragazzo: lamentavano di essere discriminati, di essere estromessi dalla res publica, di essere perseguitati. Non era assolutamente vero!! Inveivano istericamente contro il potere, un po’ come i grillini di qualche mese fa. Oggi invece le sinistre, pur minoranza nel Paese, perseguitano chi non è omologato al loro pensiero, e tollerano di tutto e di più, ma le idee politiche diverse non possono essere tollerate.