Barbara Alberti: “Che pena la mia sinistra senza passione. La Meloni crede in quello che dice”
Imprevedibile, sincera, politicamente scorretta. Barbara Alberti, intervistata da Libero, concede commenti urticanti nei confronti della ‘sua’ sinistra. Ormai ridotta a retorica, perbenismo e slogan senza passione. Quella che invece dimostra Giorgia Meloni. Glissa però sugli insulti ricevuti dalla leader di FdI, proliferati in queste ore dopo la vittoria alle amministrative di domenica.
Alberti: la Meloni crede in quello che dice
“A me, che sono di sinistra, preoccupa mi duole enormemente l’assenza della sinistra. Ci sono tante brave persone, ma non vedo nessuno che abbia la passione e la convinzione di un Berlinguer. La crescita della destra è dovuta alla morte della sinistra. Non condivido nulla di quello che dice la Meloni ma riconosco che crede in ciò che dice”. La scrittrice vorrebbe che dal mondo progressista qualcuno contrastasse “tutto questo perbenismo di facciata che rende inutili omaggi alle donne”.
La sinistra ha perso la rotta e si aggrappa al sessismo
L’attacco al mainstream e alla retorica anti-sessista è ben motivato. “Se uno dice ‘bona’ per strada scoppia un putiferio. Se tocca un culo accade il finimondo, dopodiché – osserva la Alberti – ti rendi conto che viviamo in un Paese dove è in atto una strage. Quando le femministe esistevano davvero la Lagostena Bassi passò dodici anni della sua vita per eliminare dal codice Rocco il delitto d’onore. Oggi ci ammazzano, ci pagano meno e non ci aiutano a fare figli”.
Utero in affitto, è agghiacciante
E giù bacchettate alla sinistra che apprezza la pratica dell’utero in affitto. “Trovo agghiacciante che appoggi e consideri libertario che un ricco possa inseminare una povera. Per risparmiarsi il disturbo di fare un figlio. Nessuna schiavitù, forse solo quella dei neri americani, era come questa. Non sono contraria a combinazioni affettive, spiega distillando le parole. “Ma un figlio deve essere frutto di un rapporto affettivo. Non di un accordo economico. Una sinistra che appoggia l’utero in affitto ha perso il diritto a chiamarsi sinistra”. Poi l’affondo finale. L’Italia è pronta per un leader donna? “Solo la retorica è pronta. Non è una questione di sesso ma di competenze e di idee”.