Amministrative, gli sportivi in politica: da Rivera alla Vezzali, tra successi e flop. Ecco chi sono

13 Giu 2022 18:11 - di Redazione
sportivi in politica

Queste ultime elezioni amministrative hanno riproposto, da Verona a Parma, il collaudato connubio tra sport e politica. Due mondi sulla cui linea di confine si sono confrontati con le urne, da Rivera alla Vezzali, e tra successi e flop, molti calciatori, atleti e schermitori, noti agli appassionati (e non solo). Del resto, dallo sport alla politica, il salto è sempre stato breve. Da noi, come in qualsiasi latitudine del mondo. In particolare, sono spesso soprattutto gli ex campioni del pallone a scendere in campo – non il tappeto verde, ma quello più esteso della politica – pronti all’agone elettorale e al debutto in una squadra di partito.

Amministrative, gli sportivi in politica

Nomi noti e meno noti dello sport tout court. In Italia gli ultimi di questa lunga lista sono Damiano Tommasi, candidato sindaco a Verona sostenuto dalla coalizione di centrosinistra. E Marco Osio, chiamato “il sindaco” quando giocava nel Parma, candidato nella lista civica Vignali Sindaco proprio a Parma. L’ex centrocampista della Roma ed ex numero uno dell’Associazione Italiana Calciatori è l’ultimo di una lunga serie di giocatori che, dopo il ritiro, si sono dedicati alla politica con risultati alterni.

Un lungo elenco, da Rivera a Tommasi

I precedenti illustri partono dal Golden Boy Gianni Rivera. L’ex numero 10 del Milan ha praticamente vinto tutto in maglia rossonera e in politica è stato sottosegretario alla difesa e parlamentare europeo. Poi c’è stato Alessandro Altobelli, ex attaccante dell’Inter, un vero e proprio precursore tra i calciatori in politica. Nel 1991, nelle file della Democrazia Cristiana, venne eletto consigliere a Brescia, occupando poi anche la posizione di assessore allo sport. Nel 1996, poi, “Spillo” si candidò per il centrodestra alla Camera nel collegio di Brescia-Roncadelle, venendo però sconfitto.

Calciatori e elezioni, un connubio collaudato nel tempo

Nella rosa dei campioni del mondo dell’82 figurano poi Marco Tardelli, che nel 2004 – pochi anni dopo le esperienze in panchina con l’Under 21 italiana e con l’Inter – si candidò con il Partito Democratico alle elezioni europee, senza però riuscire a farsi eleggere. Come lui, Antonio Cabrini, che nel 2009 è diventato responsabile del “Dipartimento politiche per lo sport” nel Lazio per Italia dei Valori, l’ex partito di Antonio Di Pietro. O il compianto Paolo Rossi, che si candidò alle elezioni europee del 1999 con Alleanza Nazionale. Arrivarono oltre 11mila voti, ma non l’entrata nel Parlamento europeo. Ma di ex calciatori ce ne sono davvero ancora tanti altri: da Ciccio Graziani a Giovanni Galli, da Massimo Mauro a Beppe Incocciati.

Sportivi in politica, non solo calciatori: dalla Di Centa alla Vezzali

Ma non solo calciatori. L’attuale sottosegretaria allo sport Valentina Vezzali ne è l’ultimo esempio. Considerata una delle migliori schermitrici di sempre, ha vinto ai Giochi olimpici nove medaglie, di cui sei d’oro, una d’argento e due di bronzo, un risultato che la annovera tra gli sportivi con il maggior numero di medaglie e di medaglie d’oro olimpiche. Prima di lei Josefa Idem, quattro medaglie olimpiche, divenne ministro per le pari opportunità e lo sport, e Manuela Di Centa eletta nel 2008 con il Pdl.

Sportivi in politica, tanti gli esempi illustri anche all’estero: da Weah a Pelè

Uno dei più noti è George Weah. L’ex giocatore del Milan è riuscito ad imporsi ai massimi livelli istituzionali anche in politica. È stato Pallone d’Oro nel 1995 e dal 22 gennaio 2018 è diventato il 25° Presidente della Liberia. Un altro ex attaccante, questa volta dell’Inter, Julio Cruz, conosciuto come “El Jardinero” è stato candidato sindaco nella città argentina di Lomas de Zamora. In Brasile, invece, sono tre gli attaccanti ad aver calcato le scene della politica. Il più importante è Pelè, considerato il migliore giocatore al mondo, che oltre ai numerosi incarichi istituzionali ricoperti in ambito sportivo è stato anche Ministro dello Sport per il governo brasiliano.

Gli sportivi in politica a Kiev, dal pugile Klitschko a Shevchenko

Considerato tra i migliori pesi massimi della storia del pugilato Vitali Klitschko ha iniziato la carriera politica nel 2006, quando si è candidato senza successo a sindaco nelle elezioni comunali di Kiev. Nel 2010 ha fondato l‘Alleanza Democratica Ucraina per la Riforma (UDAR) e nel 2012 è stato eletto nel parlamento. Il 25 maggio 2014 è stato eletto per la prima volta sindaco della città di Kiev. Ma più tardi ha dovuto cedere il posto in parlamento per mantenere tale carica. Dopo le vittoriose elezioni del 16 novembre 2015 è stato rieletto per la seconda volta sindaco della città di Kiev. Ora combatte per l’Ucraina contro l’invasione russa.

L’avventura politica di Sheva

Altro ucraino sceso in politica è stato Andryi Shevchenko. L’ex Ct dell’Ucraina, dopo aver vinto tutto con il Milan di Ancelotti, ha avuto un passato in politica prima di tornare al calcio. Ha scelto di aderire al partito Ucraina Avanti! L’avventura politica di Sheva iniziò con un insuccesso: alle elezioni del 2012 il suo partito ottenne l’1,58% dei voti, rimanendo ben lontano dalla soglia di sbarramento del 5%. Altro ex rossonero sceso in politica è stato Kakhaber Kaladze. Nel 2012 è stato nominato Ministro dell’Energia e delle Risorse Naturali della Georgia. A Ottobre 2017 è stato eletto a sindaco di Tblisi.

Arnold Schwarzenegger, l’outsider della politica per eccellenza

Ma è dagli Usa che arriva l’outsider per eccellenza: Arnold Schwarzenegger, l’ultimo esempio di vasi comunicanti dallo sport alla politica (passando per il cinema, in questo caso). Schwarzy, che sin da giovane si è imposto come uno dei maggiori culturisti del mondo, poi divenuto attore, imprenditore e produttore cinematografico, si è avvicinato alla politica nei primi anni Novanta, diventando membro attivo del Partito Repubblicano. Nel 2003 è stato eletto 38º Governatore della California. Poi nel 2006 è stato riconfermato alla stessa carica. Infine, nel gennaio 2011, al termine del suo mandato, è tornato al cinema e alle avventure sul set.

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