Vaiolo delle scimmie, Bassetti: numeri importanti. E inizia a parlare di isolamento, quarantene, vaccini 

31 Mag 2022 14:03 - di Redazione
vaiolo delle scimmie

 Tra casi accreditati e infezioni dubbie, ma sospette, il vaiolo delle scimmie, cu cui anche l’Oms ha rilanciato l’allarme di una diffusione generalizzata, sollecita gli esperti, fin qui estremamente cauti, a mettere tutti in guardia sul rischio che i contagi deflagrino ulteriormente. Non si sottrae al confronto l’infettivologo di Genova che, interpellato dall’Adnkronos Salute, sul punto ha precisato. «I numeri del vaiolo delle scimmie stanno diventano importanti. Se mettiamo insieme i casi confermati con i sospetti, sono 400 in poche settimane in 25 Paesi del mondo. La diffusione del contagio è ormai globale».

Vaiolo scimmie, Bassetti: «I numeri stanno diventando importanti»

«In pratica – ha spiegato il virologo del San Martino di Genova – tutti i Paesi evoluti dal punto di vista sanitario hanno riportato dei casi. E chi ancora non l’ha fatto lo farà a breve. I contagi iniziano a essere significativi. E il fenomeno è destinato a crescere ancora, perché il tempo di incubazione di questa infezione arriva a 3 settimane. Poi ci saranno i contagi da contatto. Complessivamente si sta agendo bene. Il livello di allerta si è alzato. Tanto che anche i cittadini si fanno vedere dai medici in caso di strani rush cutanei». Ma, ha proseguito l’esperto, «i numeri del vaiolo delle scimmie stanno diventano importanti. Pertanto, è «fondamentale l’isolamento fiduciario per quanto riguarda i contatti». Perché, ha dichiarato l’infettivologo ligure, «rischiamo di passare ad una fase endemica del vaiolo delle scimmie, o addirittura epidemica».

Bassetti su isolamento, quarantene fiduciarie e vaccini

Quindi, Bassetti ha aggiunto: «Non stiamo parlando di fare la quarantena obbligatoria come con il Covid. Ma di non avere rapporti stretti con altre persone». È molto importante, ha continuato l’infettivologo, «che i contatti stretti facciano una quarantena fiduciaria. Limitando le esposizioni con altre persone. Soprattutto bambini. Donne in gravidanza. E immunodepressi». Per cui, incalza l’esperto, «un passaggio potrebbe essere quello della vaccinazione dei contatti e pensare alla vaccinazione, visto che le dosi ci sono, di alcune categorie. Che – ha specificato l’esperto – si potrebbe fare nelle prossime settimane. Complessivamente – ha osservato inoltre Bassetti a corredo delle informazioni – la gestione del fenomeno, anche per quello che abbiamo imparato con il Covid, è avvenuta in maniera attenta».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *