Metsola a Roma: «Negli occhi dei parlamentari di Kiev ho visto coraggio e spirito forti. Vanno difesi»

5 Mag 2022 18:32 - di Stefania Campitelli

“È stato importante andare a Kiev a visitare i deputati ucraini, avevano bisogno di un messaggio completo di solidarietà e speranza. Nei loro occhi c’erano un coraggio e uno spirito forti, amano il loro paese e vogliono difenderlo”. Così Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, in visita a Roma. Al centro della ‘trasferta’ italiana il conflitto russo-ucraino che sta infiammando un pezzo di Europa.

Metsola: ora la Ue pensi alla difesa comune e all’energia

“Per molti anni l’Ue ha discusso dell’unione energetica. Oggi abbiamo l’opportunità di prendere le decisioni che non avevamo preso”. La presidente maltese dell’europarlamento, che al  Quirinale ha incontrato gli studenti insieme a Mattarella, ha sottolineato l’urgenza di investire di più sulle energie rinnovabili. Poi ha affrontato il tema spinoso dell’esercito europeo. “Quando parliamo di unione di difesa, dobbiamo essere pronti a difendere i più vulnerabili del mondo”. Metsola ha ricordato poi l’unanimità dei parlamentari europei nel voler sostenere il presidente ucraino Volodymyr Zeelensky. Soprattutto dopo aver ascoltato l’appello del premier di Kiev. “Giustamente i cittadini europei chiedano all’Ue più unione in tema di sanità, energia e difesa. Richieste alle quali il Parlamento Europeo vuole assumersi la responsabilità di dare risposte”.

Non c’è nulla di peggio dell’intolleranza umanitaria

Sul fronte bellico, la presidente cattolica, popolare e antiabortista, ha spostato l’attenzione sul dramma umanitario legato al conflitto. “Per me non c’è qualcosa di più pericoloso di persone con responsabilità che fanno dichiarazione d’intolleranza umanitaria. Ho quattro figli… Voglio lasciare loro un mondo più aperto, più tollerante. E  più disposto a essere pronto ad aiutare chi ne ha bisogno. Dobbiamo essere quelli che proteggono”. È stata una delle risposte alle domande degli studenti delle scuole alla presenza del capo dello Stato. “Quando parliamo di responsabilità come Ue è perché alcuni paesi contano su di noi per aiutarli”. Metsola ha ricordato l’esperienza vissuta da Malta, il suo paese, con lo sbarco dei migranti. La presidente dell’Europarlamento ha poi sottolineato come la guerra in Ucraina aggravi i problemi dei paesi della sponda sud del Mediterraneo dipendenti dalle importazioni di cereali. Dopo l’incontro con i presidente di Camera e Senato e il colloquio bilaterale al Colle, Mattarella e Metsola hanno incontrato una rappresentanza di studenti di scuole secondarie di secondo grado, ambasciatrici del Parlamento di Strasburgo.

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