De Luca: “Il segretario Nato? Un semianalfabeta di ritorno. Rimpiango Andreotti e Moro” (video)

9 Mag 2022 19:01 - di Giovanni Pasero
Vincenzo De Luca contro la Nato

Finita l’emergenza Covid, Vincenzo De Luca da qualche tempo imperversa con esternazioni sulla guerra in Ucraina. Argomenta a modo suo, con lo stile verace e sardonico che gli ha fatto guadagnare le gag di Crozza e di altri imitatori. Oggi, per esempio, ha avuto parole colorite per la Nato. Il governatore della Campania se l’è presa in particolare con Jens Stoltenberg, il segretario generale dell’Alleanza atlantica, definito “un analfabeta di ritorno”.

De Luca, nel corso del suo intervento all’assemblea pubblica di Confindustria Benevento, ha dedicato infatti un lungo passaggio alla guerra in Ucraina. «Peccato che negli Stati Uniti non ci sia più Kissinger – ha detto il presidente della Campania – neanche Brzezinski, quei grandi diplomatici che avevano innanzitutto senso della storia, non questi primitivi, tangheri, semi analfabeti che parlano senza misurare il peso delle parole che pronunciano».

De Luca contro Stoltenberg: “Il segretario Nato parla senza misurare le parole”

«E rimpiango Aldo Moro, Andreotti, i nostri grandi uomini di Stato, che prima di aprire bocca conoscevano la storia dei Paesi, dell’Europa, e non erano semi analfabeti di ritorno come il segretario della Nato», ha chiosato perfidamente De Luca.

“Se va via Putin arriva uno peggiore di lui”

Nel corso del suo intervento all’assemblea pubblica di Confindustria Benevento nell’auditorium di San Vittorino, ha avuto parole dure nei confronti degli Usa. «Io sono fra quelli che non hanno capito qual è l’obiettivo di questa guerra dal punto di vista degli occidentali. L’America ha detto qual è: far durare la guerra più possibile per mettere in ginocchio la Russia e determinare un cambio di potere in Russia. I sono fra quelli che ritengono che, se se ne va Putin, viene qualcuno peggiore di Putin, non uno migliore. C’è qualcuno in grado di governare le 30 etnie che ci sono nella Russia? Avremmo un processo di disgregazione generale». E ancora:  «L’America e la Gran Bretagna hanno detto qual è il loro obiettivo, ma non credo – ha concluso il governatore campano – che questo possa essere l’obiettivo dell’Europa, che è creare le condizioni di una pace stabile».

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