Biden apre il fronte Taiwan: “Reagiremo con le armi se la Cina invade”. Dura replica di Pechino

23 Mag 2022 11:51 - di Lucio Meo

Gli Stati Uniti sarebbero pronti a difendere Taiwan a livello militare se la Cina tentasse di prendere con la forza l’isola (di fatto indipendente, ma che Pechino considera una “provincia ribelle” da “riunificare”). Lo ha detto il presidente americano Joe Biden durante la sua visita in Giappone, nella quale ha di fatto aperto il “fronte” asiatico, parallelo a quello ucraino per l’asse tra Russia e Cina.

“Siete disposti a essere coinvolti militarmente per difendere Taiwan se si dovesse arrivare a questo?”, è stato chiesto al presidente Usa in conferenza stampa a Tokyo. “Sì – ha risposto Biden, secondo The Hill – E’ l’impegno che abbiamo preso”. “Siamo d’accordo con la politica di una sola Cinaha aggiunto, dopo le dichiarazioni simili dello scorso ottobre – ma l’idea che si debba prendere con la forza, solo con la forza non è giusta”.

Per Biden la Cina non proverà a prendere Taiwan con la forza

Biden ha detto di non credere che la Cina tenterà di prendere Taiwan con la forza, aggiungendo che la risposta globale unita all’invasione russa dell’Ucraina può servire da deterrente. Poco dopo la conferenza stampa, riporta The Hill, la Casa Bianca ha puntualizzato che la posizione Usa su Taiwan non è cambiata. In base alla politica di ‘una sola Cina’, gli Usa non riconoscono Taiwan come stato indipendente dalla Cina, ma in base al Taiwan Relations Act del 1979 gli Stati Uniti sono impegnati a fornire a Taiwan armi per la difesa.

La replica di Pechino: “Non c’è spazio per i compronessi”

“Sulle questioni relative alla sovranità e all’integrità territoriale della Cina, la Cina non lascia spazi per il compromesso. Nessuno dovrebbe sottovalutare la determinazione del popolo cinese”. Così la diplomazia di Pechino replica alle parole di Biden su Taiwan. La Cina – ha detto il portavoce del ministero degli Esteri, Wang Wenbin, secondo quanto riporta il Global Times – intraprenderà “azioni risolute” a tutela della sua “sovranità” e degli “interessi di sicurezza” e “faremo ciò che abbiamo detto”. Il gigante asiatico considera Taiwan parte “inalienabile” del territorio cinese e un “affare interno”.

Pechino, ha ribadito il portavoce del ministero degli Esteri, chiede a Washington di “rispettare il principio di ‘una sola Cina’ e i tre comunicati congiunti Cina-Usa, di onorare il proprio impegno a non sostenere l’indipendenza di Taiwan, a fare attenzione con parole e azioni sulla questione di Taiwan e a non inviare segnali sbagliati alle forze separatiste che cercano l’indipendenza di Taiwan”.

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