Sul Donbass ci si gioca il tutto per tutto. Borrell: nei prossimi giorni il conflitto sarà sempre più intenso

11 Apr 2022 13:08 - di Sveva Ferri
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«La grande offensiva è già iniziata». Mentre gli osservatori internazionali concentrano le proprie attenzioni sulle prossime mosse della Russia in Donbass, è il consigliere del ministro degli Interni ucraino, Vadym Denysenko, a spiegare che l’assalto è già in atto. «Dobbiamo capire che non sarà come il 24 febbraio quando sono iniziati i primi attacchi aerei e le esplosioni e abbiamo detto “è iniziata la guerra”. La grande offensiva di fatto è già iniziata», ha detto Denysenko parlando con la Cnn. «I russi ammassano forze, continuano a ridistribuire truppe ed equipaggiamenti nelle regioni di Donetsk e Luhansk». «Sì, non ci sono ancora grandi battaglie, ma – ha chiarito – a livello generale potremmo dire che l’offensiva è già iniziata».

I timori Ue per la guerra che «s’inasprirà nel Donbass»

Dunque, quello espresso come timore dall’Alto Rappresentante dell’Ue, Josep Borrell, a Lussemburgo, prima dell’inizio del Consiglio degli Affari esteri, secondo quanto riferito da Kiev, è già uno scenario in atto. «Ho paura che le truppe russe si stiano ammassando a est per lanciare un attacco sul Donbass. E gli ucraini ne sono ben consapevoli. Quindi temo che nei prossimi giorni la guerra si intensificherà nel Donbass», ha detto Borrell, ribadendo che «normalmente le guerre si vincono o si perdono in battaglia», affermazione per la quale si era già attirato delle critiche.

I filorussi del Donetsk: «Accelerare alcuni passi»

Anche da parte russa, del resto, non se ne fa mistero. «Ora l’operazione verrà intensificata», ha detto il leader dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, Denis Pushilin, secondo quanto riportato dai media russi in cui parla delle forze filorusse. «Più rinviamo, più semplicemente la popolazione civile soffre. Abbiamo individuato aree – ha aggiunto – dove alcuni passi vanno accelerati».

L’ipotesi di un incontro tra Zelensky e Putin dopo il Donbass

Kiev ritiene decisiva la battaglia del Donbass. Mykhailo Podolyak, consigliere di Volodymyr Zelensky e negoziatore capo per l’Ucraina, ha spiegato che solo alla sua conclusione il presidente ucraino potrebbe incontrare Vladimir Putin. «L’Ucraina – ha detto Podolyak, citato dalla Cnn – è pronta per grandi battaglie. L’Ucraina deve vincere, soprattutto nel Donbass. E dopo questo l’Ucraina avrà una posizione negoziale più forte, dalla quale potrà dettare alcune condizioni. Quindi i presidenti si incontreranno, potrebbero volerci due o tre settimane». Lo stesso Zelensky, intervenendo al Parlamento sudcoreano, ha detto che i prossimi giorni saranno «tesi», perché la Russia «ha ancora più paura di perdere» e ha «concentrato decine di migliaia di soldati per la prossima offensiva».«La Russia – ha aggiunto – non si fermerà fino a quando non sarà costretta a fermarsi».

I bilanci sul campo riferiti dall’intelligence britannica

Secondo l’intelligence britannica se da un lato i russi hanno continuato a bombardare le regioni di Donetsk e Lugansk, dall’altro le forze ucraine hanno respinto numerosi assalti, provocando la distruzione di carri armati, veicoli e attrezzature di artiglieria russi. Secondo gli 007 di Londra, inoltre, anche come l’utilizzo di munizioni al fosforo da parte delle forze russe nell’area di Donetsk «solleva la possibilità di un loro futuro impiego a Mariupol, mentre i combattimenti per la città si intensificano».

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