Chernobyl, i russi hanno rubato 133 sostanze radioattive. I soldati rischiano: “Hanno un anno di vita”

10 Apr 2022 18:21 - di Francesco Severini
Chernobyl

Chernobyl, è di nuovo allarme. I soldati russi hanno rubato 133 sostanze altamente radioattive dai laboratori di ricerca della centrale.

L’agenzia statale ucraina per la gestione della zona di esclusione, come riferisce la Bbc, denuncia che i militari sono entrati in aree riservate dell’impianto e hanno sottratto sostanze potenzialmente letali: “Anche una piccola quantità è mortale se gestita in modo non professionale”, rende noto l’agenzia, evidenziando che “al momento non è nota la posizione delle sostanze rubate”. La Bbc precisa che non è possibile verificare la denuncia in maniera indipendente.

Il nuovo allarme arriva a poche ore dalle parole di Petro Kotin, capo dell’operatore nucleare statale ucraino Energoatom, dopo un sopralluogo a Chernobyl in una delle aree occupate, la zona della cosiddetta Foresta Rossa. Questa zona si trova attorno alla centrale nucleare e da lì i russi si sono ritirati. I soldati che hanno scavato trincee a Chernobyl “devono aspettarsi malattie provocate dalle radiazioni in vari gradi di gravità”.

Il tweet del Ministero della Difesa ucraino è stato lapidario: «I soldati russi che stavano scavando le fortificazioni vicino alla centrale nucleare di Chernobyl non hanno più di un anno di vita. Questo è il duro destino e la fine spietata dei militari russi che vengono uccisi dal loro stesso comando». La previsione viene attribuita al ministro dell’Energia, German Galushchenko.

E anche la Cnn, la cui troupe è entrata nell’area della centrale per verificarne le condizioni dopo il ritiro delle truppe russe, ha spiegato che «la ritirata dei russi da Chernobyl rivela una folle situazione».

I militari di Putin, dopo l’inizio dell’invasione – scrive Il Messaggero – hanno occupato l’impianto, vincendo la resistenza dei soldati della guardia nazionale ucraina la cui sorte oggi non è nota (si pensa siano stati portati via come prigionieri dopo la ritirata). Ma nel mese di occupazione i russi non hanno utilizzato alcuna precauzione, con incoscienza hanno toccato materiale radioattivo a mani nude“.

Hanno addirittura scavato trincee (inutili visto che poi si sono ritirati) “in un’area circostante alla centrale considerata la zona più radioattiva al mondo. Nella centrale gli ucraini hanno trovato scatole con le razioni alimentari russe scadute da 7 anni e livelli di radiazioni 50 volte più alti del normale. Durante l’occupazione, i soldati di Mosca hanno costretto i tecnici a lavorare con turni sfiancanti, senza preoccuparsi della mancanza della corrente elettrica, indispensabile per mantenere in sicurezza il sarcofago che copre il reattore esploso 36 anni fa”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *