Kiev crea un sito per documentare i crimini di guerra. Gli Usa: è Putin che ha ordinato i massacri

11 Apr 2022 11:06 - di Redazione
crimini di guerra

Kiev ha creato il sito “Russia’s war crimes“, un archivio online per documentare “i crimini di guerra della Russia” commessi in questi primi 45 giorni di conflitto. Aprendo il sito si ascolta il suono delle sirene che annunciano i bombardamenti. Ci sono poi le foto, le immagini della distruzione e quelle dei sopravvissuti. E i video. Tutti documenti – ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba – che serviranno per processare i responsabili.

C’è anche una pagina con il racconto dettagliato sugli stupri delle donne: in alcuni casi sono loro stesse a raccontare, altre volte le testimonianze sono affidate ai social. Ci sono anche le intercettazioni telefoniche tra i soldati russi che si vantano dello stupro sulle donne. “Le violentano di notte e di giorno, davanti ai figli, molto spesso dopo aver ucciso i mariti”, si legge sul sito

Torture, ostaggi, stupri: il sito ha una sezione per ognuno di questi, con le foto degli orrori della guerra e dei «prima e dopo» di alcuni dei luoghi simbolici colpiti e distrutti dalle milizie russe. E ci sono infine i numeri: 1.563 morti, tra cui 167 bimbi, 4.820 crimini di guerra, 6.800 edifici distrutti. 

Secondo gli Usa ricade su Putin la responsabilità di prendere di mira i civili.  Gli 007 Usa infatti, secondo il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, avrebbero confermato che la strage di civili che si oppongono ai russi è stata pianificata. «Prima dell’inizio del conflitto abbiamo detto che esisteva un piano dei più alti livelli del governo russo per prendere di mira i civili che si oppongono all’invasione, brutalizzarli, terrorizzarli e soggiogarli. È qualcosa che è stato pianificato», ha spiegato Sullivan in un’intervista alla Abc, precisando che le immagini delle vittime di Bucha e di altre città sono «tragiche, orribili, scioccanti, ma non sorprendono».

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