Stop da Kiev: vietato Čajkovskij. Niente “Lago dei cigni” del balletto ucraino a Vicenza e Ferrara

8 Apr 2022 11:52 - di Lara Rastellino
Čajkovskij vietato

Cajkovskij vietato: non c’è pace per il compositore russo con la guerra che torna a infierire sui teatri. Dopo lo stop calato con veemenza dall’alto dal sindaco Sala al direttore d’orchestra Valery Gergiev impegnato sul prestigioso palco della Scala proprio con un’opera del compositore romantico: la Dama di Picche. E dopo il forfait della soprano Anna Netrebko, che nelle scorse settimane ha cancellato tutti i suoi impegni: a partire dalla Scala e dall’Adriana Lecouvreur, previsto in cartellone lo scorso 9 marzo. Ora un’altra censura si abbatte sul musicista russo: e il blocco arriva da Kiev. Indirizzato su due spettacoli, in programma in due diverse citta italiane: a Vicenza e a Ferrara. In entrambi i casi, il corpo di ballo ucraino ha infatti cancellato lo spettacolo del Lago dei Cigni in programma ieri sera al Teatro comunale di Lonigo (Vicenza). E annunciato anche al Teatro Comunale di Ferrara, dove l’Ukrainian Classical Ballet è costretto a cambiare sempre lo stesso titolo in cartellone. E in calendario per domani. Un atto dovuto, dopo che il governo ucraino ha imposto il divieto a tutti i suoi artisti di interpretare opere di autori russi.

Čajkovskij vietato ancora: stavolta all'”Ukranian Ballet”

Non solo. Va sottolineato a riguardo che il direttore del corpo di ballo ucraino, Ivan Zhuravlov –in tour con la sua bimba, di appena 6 mesi – è originario di Bucha: la città teatro del massacro testimoniato dalle immagini di civili uccisi in strada e ammassati in fosse comuni, che ha sconvolto il mondo. Un particolare non trascurabile che ha avvalorato la scelta di abdicare al balletto di Cajkovskij previsto a Vicenza. Sostituito con la messa in scena di Giselle, balletto classico-romantico in due atti del 1841. Una decisione che ha indotto la prima ballerina, Olga Golitsya – pluripremiata Étoile dell’Opera Nazionale dell’Ucraina Tara Shevchenko – a spiegare che: «Ogni ucraino, ora, cerca di aiutare il proprio popolo. E noi artisti possiamo, attraverso il linguaggio universale della danza, parlare di quello che succede nelle nostre città».

Le parole dei primi ballerini spiegano il perché dietro la scelta

Parole a cui fanno eco quelle di Iurii Kekalo, solista dell’Ukrainian Classical Ballet, ballerino dell’Hungarian State Opera dal 2012. E in passato solista dell’Opera Nazionale dell’Ucraina, che nel raccontare come sta vivendo queste settimane di guerra, ha commentato: «La situazione è molto tragica, anche per chi fa parte del mondo dell’arte. Questa tournée non era pianificata. Di solito è tutto programmato da mesi. In questa situazione non ci resta che unirci e far sentire quello che stiamo vivendo attraverso la danza. Non si può tacere rispetto a quanto sta succedendo. Siamo molto grati a Ferrara e all’Italia per l’accoglienza dimostrata. Grazie a tutta l’Europa che sta sostenendo l’Ucraina e gli artisti ucraini».

Čajkovskij vietato: cartelloni modificati sia a Vicenza che a Ferrara

E allora, proprio a proposito del cartellone rivisitato e corretto anche a Ferrara, «la direzione del Teatro Comunale di Ferrara non condivide il divieto», ha affermato Marcello Corvino, direttore artistico della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara. Ma per tutelare gli artisti da violazioni di leggi del loro Paese, andrà in scena un’antologia di coreografie tratte da celebri balletti, tutti non russi, naturalmente. Via il dente, via il dolore? Non proprio. E in effetti è lo stesso direttore del teatro ferrarese a sottolinearlo. La cultura russa – ha dichiarato infatti Corvino – è patrimonio dell’umanità e della cultura occidentale in particolare, non è emanazione del governo russo. La cultura deve unire, costruire ponti tra popoli, non dividere».

Il cambio di programma per non esporre gli artisti a violazioni di legge

Ma, aggiunge a stretto giro il vertice della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, «nonostante la nostra divergenza di vedute con il Ministero della cultura ucraino, per non esporre gli artisti ospiti del nostro Teatro a violazioni delle leggi emanate nel proprio Paese, abbiamo condiviso con i danzatori ucraini l’idea di un cambio di programma. Pertanto, il 9 aprile al posto de Il lago dei cigni di Pëtr Il’ič Čajkovskij, l’Ukrainian Classical Ballet eseguirà un’antologia di coreografie tratte da celebri balletti. Il titolo scelto per la serata è Ukraina Gran Gala Ballet.

Ecco come cambia il cartellone del teatro di Ferrara

Il programma prevede l’esecuzione delle seguenti coreografie dal repertorio della compagnia: nel primo tempo Chopiniana di Frédéric Chopin. E nel secondo tempo Le Corsaire (Pas de deux) di Adolphe Adam. La morte del cigno di Camille Saint-Saëns. Il duetto maschile dal balletto Quatro di Milko Lazar. E ancora: Adagio Paquita di Ludwig Minkus. Duet from balletRadio and Juliet” dei Radiohead. E Grand pas Don Quixote di Ludwig Minkus su coreografie dal repertorio della compagnia.

 

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