Omicron, il virologo Silvestri smentisce i catastrofisti: mortalità scesa al periodo pre-Covid

5 Apr 2022 13:30 - di Paolo Lami

Il virologo Guido Silvestri, professore alla Emory University di Atlanta, negli Stati Uniti, numeri alla mano smentisce i catastrofisti del Covid sulla mortalità della cosiddetta variante Omicron.

E alla domanda su quale sia stata la mortalità in Italia nell’inverno di Omicron replica snocciolando i dati ufficiali del ministero della Salute. Che, appunto, mettono a tacere la maggior parte dei suoi colleghi.

“Si desume che la mortalità generale nell’inverno 2021-2022“, caratterizzato dalla circolazione della variante Omicron di Sars-CoV-2, “è stata simile – spiega Silvestri – a quella registrata nell’inverno 2016-2017 (pre-Covid), superiore a quella degli inverni 2017-2018 e 2018-2019, inferiore nei picchi a quella della primavera 2020 (prima ondata Covid, di breve durata) e nettamente inferiore a quella dell’inverno 2020-2021 (seconda e terza ondata)”.

“Da notare – aggiunge l’esperto che dedica al tema un post sulla sua pagina Facebook – che i picchi settimanali del 2021-2022 sono inferiori a quelli del 2016-2017 e nettamente inferiori a quelli sia di inizio 2020 che dell’inverno 2020-2021“.

“A mio avviso – conclude Silvestri – un grafico del genere aiuta, più di mille parole e commenti, sia a rispondere alla domanda ‘morti per Covid vs morti con Covid‘ che a spiegare il concetto epidemiologico di ‘harvest effect‘”.

Come ha spiegato anche l’Istituto superiore di Sanità proprio in una pubblicazione su Sars-CoV-2 dello scorso anno, parlando di eccesso di mortalità si è spesso affrontato il tema dell’effetto ‘harvesting‘, cioè dell’anticipazione del decesso “tra persone in condizioni di salute molto compromesse a inizio epidemia, che sarebbero comunque decedute nel breve periodo”, come riporta il testo dell’Istituto Superiore di Sanità.

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