Ladri di case, odioso sopruso di uno straniero al proprietario malato. Meloni: cosa aspetta lo Stato? (video)

26 Apr 2022 18:38 - di Ginevra Sorrentino
ladri di case Meloni
Ladri di case, il sopruso continua. E Giorgia Meloni torna a rilanciare l’allarme e ad esprimere la propria indignazione. Uno sconcerto che si rinnova ad ogni nuovo caso salito ai disonori della cronaca. Nel vuoto legislativo. Nell’impossibilità di dare seguito a decreti di sfratto e sentenze esecutive. E nell’impotenza ad agire delle forze dell’ordine, chiamate sempre più spesso e volentieri, non tanto dai proprietari beffati e oltraggiati, ma dagli stessi abusivi che chiedono l’intervento di agenti e carabinieri per levarsi di torno i giornalisti che, nell’esercizio delle loro funzioni, provando a denunciare torti, vessazioni e difficoltà dei locatori, infastidiscono gli inquilini irregolari e morosi.

Ladri di case, ancora un sopruso. Meloni: agghiacciante

Un copione drammaticamente noto, che abbiamo visto ripetersi ancora nell’ultima puntata di Fuori del coro. In cui il conduttore Mario Giordano – che sul tema ha ingaggiato una vera e propria battaglia sociale condotta a suon di inchieste mediatiche – ha proposto l’ennesimo abominio perpetrato da affittuari stranieri a danno di sventurati connazionali, proprietari per cui l’appartamento rappresenta ossigeno economico o l’unica via di fuga dalla crisi. Se non addirittura dall’indigenza. Un caso (che riportiamo nel video postato poco sotto), che la leader di Fdi ha rilanciato sulla sua pagina Facebook, corredato da una emblematica didascalia: «La storia di Francesco è agghiacciante. Un uomo dalle precarie condizioni di salute, privato della sua casa poiché occupata abusivamente da oltre un anno. Senza l’affitto non riesce neppure a pagarsi le giuste cure mediche. Quante altre storie come questa dovremo ascoltare prima che lo Stato faccia sentire la sua autorità contro i ladri di case?».

Fuori del coro denuncia l’ultimo sopruso: la storia di Francesco

E se il caso dello sfortunato Francesco, protagonista dell’ultima denuncia mediatica di Rete 4: un uomo in precarie condizioni di salute che non riesce a sostenere cure mediche più adeguate e che non dovrebbe subire altri stress oltre a quelli che la malattia causa al suo organismo e al suo stato psicologico. Francesco, un impiegato che sulla casa contava per far fronte a una serie di difficoltà che lo provano da tempo, e che invece si ritrova a incassare il colpo di inquilini abusivi che da un anno e mezzo non pagano l’affitto. E che, con tanto di provvedimento di sfratto esecutivo datato ottobre 2021, se ne infischiano. E continuano ad occupare abusivamente l’immobile.

Ladri di case, Meloni: quand’è che lo Stato farà sentire la sua autorità?

Tanto, ognuno ha i suoi perché e le sue risposte. E se non ce le ha, si limita a cacciare il giornalista che lo “importuna” con domande scomode a cui, interpellati, i ladri di case si guardano bene dal rispondere. O dal replicare farneticando. Come hanno fatto altri protagonisti della beffa autorizzata: chi invocando l’intercessione di Dio per saldare i debiti. Chi vantando diritti inesistenti per legittimare espropriazione indebita e canone evaso. In questa vicenda, conti alla mano, chiarisce la stessa vittima, i suoi inquilini gli dovrebbero tra affitti, condominio e quant’altro, già 20.000 euro. Salderanno mai? O almeno, libereranno mai l’appartamento. Chissà se si può dire: “All’ufficiale giudiziario, l’ardua sentenza”… Decisamente più opportuno, allora, concludere (per il momento) con l’interrogativo che Giorgia Meloni rivolge direttamente alle istituzioni: «Quante altre storie come questa dovremo ascoltare prima che lo Stato faccia sentire la sua autorità contro i ladri di case?».

 

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