La sinistra attacca Letta: “I nostri nonni sparavano ai nazisti di Azov, non gli regalavano armi”

21 Apr 2022 13:17 - di Leo Malaspina

Nuovi manifesti contro il Pd nel cuore di Roma, attorno ai palazzi della politica, non solo Camera e Senato ma anche a due passi dalla sede dem di via del Nazareno. A colpire – dopo le affissioni dello scorso marzo che ritraevano con ironia il segretario Enrico Letta con l’elmetto – è ancora una volta la sinistra antagonista, con manifesti che ritraggono un partigiano e la scritta ‘dePdifichiamo il 25 aprile’, tornando a rilanciare il no alle spese militari e “Italia fuori dalla guerra” e dalla Nato. In alto una scritta in romanesco: “Mi nonno ai nonni di quelli der battaglione Azov je sparava, mica je regalava le armi”.

La sinistra pacifista scatenata contro Letta

A rivendicare l’offensiva ‘via affissioni’, su Facebook contro Letta, il Collettivo Militant, che torna a puntare il dito anche sull’invio di armi all’Ucraina, accusando i dem di “ambiguità”, e del “tentativo di equiparare il nazionalismo di Kiev con la lotta partigiana di chi, è bene sempre ricordarlo, combattendo contro il nazifascismo non voleva solo liberarsi dall’invasore, ma costruire una società più giusta ed equa. Senza sfruttatori ed oppressori. Proprio per questa ragione crediamo che quest’anno il 25 aprile assuma un significato particolare, e da questa notte abbiamo iniziato far parlare i muri di Roma, cominciando da quelli intorno ai palazzi del potere”.

Ecco cosa scrive il Collettivo Militant

“Fin dall’inizio della guerra il PD si è distinto per il suo spirito bellicista, appoggiando sia l’invio delle armi all’esercito ucraino che la proposta di aumento delle spese militari. Il partito guidato da Letta si è così dimostrato, ancora una volta, l’architrave politico di quello che potremmo definire come il “neoliberismo progressista”. Quell’arco di forze economiche, parlamentari e sociali che, giocando sull’equivoco della loro presunta collocazione a “sinistra”, hanno distrutto i diritti sociali in cambio della presunta difesa dei diritti civili.
Nel caso del conflitto per procura che si sta combattendo in Ucraina tra la Russia e la Nato il PD si sta muovendo con altrettanta ambiguità, tentando di equiparare il nazionalismo di Kiev con la lotta partigiana di chi, è bene sempre ricordarlo, combattendo contro il nazifascismo non voleva solo liberarsi dall’invasore, ma costruire una società più giusta ed equa. Senza sfruttatori ed oppressori.
Proprio per questa ragione crediamo che quest’anno il 25 aprile assuma un significato particolare, e da questa notte abbiamo iniziato far parlare i muri di Roma, cominciando da quelli intorno ai palazzi del potere.

Commenti

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  • Luca 22 Aprile 2022

    PD osceno, letta vai a lavorare in miniera Giustissimo depidificare il 25 aprile