La cancel culture di Mosca: già aboliti nei libri di testo “Ucraina” e “Kiev” dalla più nota casa editrice

23 Apr 2022 16:47 - di Adriana De Conto

‘Ucraina’ già cancellata dai libri di testo della storica casa editrice russa specializzata in libri per le scuole: Prosveshenie. La  denuncia arriva dal sito di notizie Mediazona, citando fonti della redazione. Immediatamente dopo l’inizio della guerra, ai dipendenti della casa editrice è  arrivata la richiesta di ridurre al minimo il riferimento diretto al Paese attaccato e alla sua capitale. Tali riferimenti vengono infatti considerati “errati”. Citare Kiev va bene se si intende la Rus di Kiev, ma solo la prima volta, perché poi si procede solo con il termine Rus. Anche la Cronaca degli anni passati di Nestore – la principale fonte sulla Rus di Kiev del dodicesimo secolo – deve essere menzionata in modo da non contenere il termine Kiev.

Casa editrice storica abolisce i termini Ucraina e Kiev

La cancel culture del Cremlino si abbatte in modo drastico. E’ stato previsto il licenziamento per chi si esprime contro la guerra sui social network o partecipa a qualsiasi attività di protesta. Un dipendente della storica casa editrice è già stato licenziato per aver pubblicato un post su Facebook. Nel più classico stile sovietico la propaganda e l’annullamnento dell’avversario passano dai libri di testo, con la storia usata come una clava.

“Prosveshenie” ha il monopolio dell’editoria scolastica

Prosveshenie è stata privatizzata nel 2011. E dal 2013 è stata acquisita da uno dei più stretti contatti di Putin, Arkady Rotenberg. Da allora, la casa editrice, unica per il settore scolastico in epoca sovietica, ha di fatto riacquisito il monopolio dell’editoria scolastica. Già dopo il 2014, era iniziato il processo di riduzione dell’uso del termine ‘Ucraina’. “Il nostro compito è semplicemente quello di fare in modo che l’Ucraina non esista”, ha spiegato una fonte. La propaganda di Putin sui abbatte su manuali scolastici e libri di storia: nei territori ucraini occupati i russi starebbero operando una «pulizia culturale» metodica e spietata.

Commenti

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  • franz 24 Aprile 2022

    La censura esiste anche in Italia, nella UE e in occidente che hanno bloccato i media russi o impediscono la loro traduzione. Non siamo diversi da loro nel pubblicare solo quello che fa comodo al potere, il popolino deve conoscere una sola verità perché è una bestia senza cervello per i politici di qualsiasi colore. Penna bianca penna, rossa, penna nera ma non penna a sfera.