Al Teatro Argentina va in scena la “bellezza di uccidere i fascisti”. FdI: Gualtieri sospenda tutto

13 Apr 2022 16:20 - di Gloria Sabatini

Un’opera a dir poco inopportuna. Nel tabellone del Teatro Argentina di Roma spicca un’opera dal titolo imbarazzante. E scandaloso. “Catarina e a beleza de matar fascistas”, firmata da Tiago Rodrigues. La traduzione è semplice e immediata. “Caterina e la bellezza di ammazzare i fascisti”. Proprio così. Un titolo riprovevole.  Una pièce, in programma dall’11 aprile al 14, che sta suscitando un vespaio di critiche. Non soltanto da destra.

Scandalo al Teatro Argentina, va in onda la bellezza i uccidere i fascisti

Un appello al sindaco di Roma Roberto Gualtieri e all’assessore alla Cultura, Michele Gotor,  perché venga sospesa la programmazione arriva oggi da Federico Mollicone, deputato di Fratelli d’Italia e componente la commissione Cultura di Montecitorio. “Riteniamo inopportuno che un’opera teatrale, al di là del tema trattato, lanci il tema se sia giusto o no uccidere un essere umano. In base alle sue convinzioni ideologiche. Tanto più – aggiunge Mollicone – con una clima di guerra che ritorna in Europa. Questo è il colpo di coda della scellerata gestione del Teatro di Roma di Bevilacqua, Corsetti e Corona.  Giustamente cacciati per incapacità manifesta e scarsa trasparenza. Lanciamo un appello al sindaco Gualtieri e all’assessore competente affinché sia sospesa la programmazione”.

La riedizione dello scandaloso slogan degli anni di Piombo

Ecco la riedizione in salsa portoghese del macabro slogan degli anni ’70. Quello  che recitava testualmente ‘uccidere un fascista non è reato’. Un obbrobrio degno degli anni di piombo, anni bui di una vera e propria guerra civile tra rossi e neri fuori tempo massimo. Una riedizione di cui non si sentiva alcun bisogno. Quello slogan purtroppo divenne prassi quotidiana. E portò a molte morti impunite tra i giovani della destra dell’epoca. Una tentazione disumana che sfiorò e ispirò persino molti giudici. Solerti nell’archiviare le inchieste ‘scomodo’. Quasi che prendere a colpi di mitraglietta Skorpion un ragazzo di destra (quindi fascista o post-fascista?) fosse un ‘episodio’ non criminale. Un atto al di fuori dei parametri della giustizia. Quasi che un fascista, appunto, ma potrebbe trattarsi di qualsiasi “categoria”, non fosse collocabile tra gli esseri umani. E quindi indegno di vivere. Una narrazione che dilagò a macchia d’olio in quegli anni bui, con epigoni ridicoli negli anni ’80. Messa per la prima volta a tacere dal presidente della Repubblica Sandro Pertini. Che si recò al capezzale di Paolo Di Nella, mentre era in coma al Policlinico Umberto I di Roma. Il presidente partigiano rendeva omaggio al militante del Fronte della Gioventù. Era il 1983. Fu un segnale forte. Che destò grande stupore e mesta soddisfazione a destra. La voce fu raccolto da Giuliano Ferrara. All’epoca comunista doc. Che, mentre alcuni consiglieri comunali bolognesi del Pci e Radio onda rossa brindavano al pestaggio e alla morte di Di Nella, scriveva un articolo per demolire il credo che uccidere un fascista non fosse reato. Enrico Berlinguer mandò un telegramma commosso alla famiglia.

La trama dell’opera teatrale del regista portoghese

Oggi, nell’anno di grazia 2022, un giovane regista portoghese (under 50) si interroga addirittura sulla presunta ‘bellezza’ di uccidere i fascisti. Non sappiamo se estetica o morale. Di sicuro una schifezza. La famiglia di Catarina segue una particolare tradizione da più di 70 anni. Lo spettacolo inquadra il momento in cui tutta la famiglia si è riunita in una casa di campagna. Catarina, la figlia più giovane, sta per uccidere il suo primo fascista. È un giorno di celebrazioni, di “bellezza e di morte”. Ma Catarina, colpo di scena, non riesce a farlo. Pavida.  Scoppia un litigio famigliare ed emergono molte domande. Chi è un fascista? C’è posto per la violenza nella lotta per la conquista di un mondo migliore? Nel frattempo, appare il fantasma di un’altra Catarina. Una bracciante assassinata nel 1954 a Baleizão durante la dittatura fascista in Portogallo. Il fantasma arriva di notte, mentre la famiglia dorme, per parlare con il fascista. Che aspetta di sapere quale sarà il suo destino oggi.

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