Tumori, a Palermo inviti per gli screening anche ai morti. Le scuse dell’Asp che apre un’indagine
Inviti per screening tumorali anche ai morti. L’imbarazzante ‘incidente’ è accaduto alla Azienza sanitaria provinciale di Palermo. Che ha aperto un’indagine interna e si scusa con le famiglie dei defunti per l’imperdonabile svista.
Tumori, inviti per screening anche ai morti
“Il responsabile dell’Unità operativa semplice ‘Centro gestionale screening’ ha comunicato che, all’atto dell’invio degli ‘inviti’ ai cittadini a sottoporsi a esami di prevenzione oncologica, per una anomalia delle modalità d’uso del sistema informatico, sono state, purtroppo, trasmesse lettere d’invito anche a cittadini, già, deceduti”. È quanto si legge in una nota dell’Azienda sanitaria provinciale di Palermo.
L’Asp chiede scusa alle famiglie
“Sono, profondamente, rammaricata per quanto si è verificato”, ha detto il direttore generale dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni. “Scriverò personalmente una lettera di scuse alle famiglie”, ha aggiunto. “Appreso del mal funzionamento del sistema, ho immediatamente avviato una indagine interna per verificare la sussistenza di eventuali profili di responsabilità“.
Speranza al centenario della Lilt
Durante la celebrazione ufficiale del centenario della Lilt, la Lega italiana per la lotta contro i tumori, il ministro della Salute Speranza, ha fatto il punto delle gravi patologie extra covid. “Ora che la curva pandemica sta piegando – ha detto- con gradualità stiamo andando verso una fase ancora più aperta. Non confermeremo lo stato di emergenza dopo il 31marzo. E valuteremo gradualmente come adeguare tutte le altre modalità precauzionali che ci sono alla fase nuova”. La Lega Italiana contro i tumori può contare su 106 sezioni sul territorio, 9000 volontari, 397 ambulatori che, anche durante la pandemia, hanno offerto 590 mila visite oncologiche specialistiche.