Riforma del catasto, Meloni: «Patrimoniale nascosta. Lega e FI votino no alla delega fiscale»

3 Mar 2022 21:00 - di Agnese Russo
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La riforma del catasto e l’ostinazione con cui governo e centrosinistra vogliono portarla avanti nella delega fiscale ricompatta il centrodestra. Almeno in commissione Finanze alla Camera, dove Lega, FI e Coraggio Italia hanno votato insieme a FdI per chiedere lo stralcio dalla delega fiscale della misura che si preannuncia come una stangata sulla casa. L’emendamento, presentato dal centrodestra di governo, non è passato per un solo voto, ma ha mostrato tutta l’inconsistenza politica di una maggioranza che ha lavorato l’intera giornata per trovare una mediazione senza riuscirci.

Salvini chiede un incontro a Draghi

Matteo Salvini si è detto «esterrefatto» per come è andata la giornata e ha chiesto un appuntamento a Mario Draghi. «Non mi spiego l’insistenza di queste ore sulla revisione del catasto e il conseguente, negativo segnale di un futuro aumento di tasse», ha spiegato il leader della Lega al premier dopo le tensioni delle ultime ore nella maggioranza. Abbiamo «una folle guerra alle porte dell’Europa, per fermare la quale ti abbiamo dato piena fiducia», ha aggiunto Salvini per motivare la propria sorpresa. E, riferiscono fonti della Lega, ha ricordato altri problemi sul tavolo: «Le bollette, l’inflazione, la crisi economica e sociale alle porte, il Covid e milioni di italiani bloccati dalle restrizioni». Secondo quanto riferito dal sottosegretario al Mef, Federico Freni, però, «a prescindere dal voto di oggi la Lega garantisce e rinnova il suo pieno appoggio al governo».

Berlusconi sente il premier: «No a nuove tasse»

Silvio Berlusconi, che nelle ore frenetiche delle trattative per trovare una mediazione si era sentito con il premier, ha ribadito che il no alle nuove tasse è un punto fermo e qualificante per Forza Italia. Secondo quanto trapelato, il Cav avrebbe ricordato a Draghi di aver tolto lui l’Imu e di essersi sempre impegnato a diminuire la tassa sulla casa. Berlusconi, hanno riferito ancora fonti azzurre, ha sostenuto la proposta di mediazione con le altre forze politiche, firmata da tutto centrodestra, che evitava l’aumento delle tasse. Ma questo testo non è stato esaminato a causa della contrarietà della sinistra che, ha sottolineato Berlusconi, si conferma «il partito delle tasse».

Meloni: «La riforma del catasto è una patrimoniale nascosta»

È evidente, però, che a monte ci sono le visioni inconciliabili delle diverse forze che compongono la maggioranza di governo, fra le quali quelle di centrodestra finiscono spesso messe all’angolo. Quanto accaduto oggi «è l’ennesimo segnale che questo è un governo a traino Pd, che non può fare gli interessi degli italiani», ha commentato Giorgia Meloni. «Surreale che dopo due anni di pandemia e durante una crisi internazionale potenzialmente devastante l’esecutivo pensi a stangare gli italiani colpendo la loro proprietà. La riforma del catasto – ha sottolineato la leader di FdI – è una patrimoniale nascosta e uno dei pilastri del centrodestra è sempre stato quello di essere fermamente contrari ad un provvedimento simile». Dunque, «nessuna deroga a questo principio. Fratelli d’Italia non cambia idea e chiede coerenza a chi ha preso insieme a noi un impegno preciso con i cittadini: votiamo no – ha concluso la leader di FdI – alla delega fiscale».

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