Report da Kiev, la speranza in velo e mimetica: nozze ai checkpoint e bimbi nati nei bunker. I dati (video) 

16 Mar 2022 11:45 - di Ginevra Sorrentino
Kiev

La vita continua, anche sotto i bombardamenti. Nella paura e nonostante le fughe di massa. Lo dimostrano i dati forniti oggi dal ministero della Giustizia di Kiev, che l’agenzia Dpa riprende e rilancia. Un report che, nero su bianco, riferisce di 10.683 matrimoni registrati nell’Ucraina sotto assedio delle truppe russe. Non solo. «Continua la guerra nel Paese, ma la vita non si ferma», dicono da Kiev, con la fotografia sociale scattata dall’indagine citata, che conferma anche che dal 24 febbraio nel Paese sono nati 10.767 bambini.

 

Kiev, il report dal fronte su nozze e nascite che inneggia alla speranza

Un messaggio di speranza. Una dimostrazione di quanto forte e insopprimibile sia il desiderio di normalità, a tutti costi, quelli che arrivano dall’Ucraina martoriata dalla guerra. Un Paese sotto scacco, in cui resistere non significa solo organizzare la difesa e la controffensiva ai militari russi, ma anche andare avanti con la vita di tutti i giorni. Su tutti i fronti. Nonostante i pericoli. La paura. Il dolore e la rabbia. Per non arrendersi all’assedio, ma proseguire con il percorso di vita stabilito prima di 3 settimane fa, quando l’incubo del conflitto è cominciato.

Più di 10.000 matrimoni e altrettante nascite dall’inizio della guerra

Una resilienza di cui gli ucraini stanno dimostrando di essere pervicacemente convinti e capaci, forti di più di 10.000 coppie che si sono sposate: a Kiev, a Odessa, e in tutte quelle città presidiate e messe a ferro a fuoco. Così come sono altrettanti i bambini nati nel Paese dall’inizio della guerra, quasi tre settimane fa, con l’invasione russa. Con l’avvio di una «operazione militare speciale» annunciata – mistificandone sibillinamente il reale significato – il 24 febbraio da Vladimir Putin. E allora sì: la guerra continua. «Ma la vita non si ferma»: risponde anche così l’Ucraina all’offensiva russa. Dimostrandolo, report, dati ufficiali e numeri a parte, con i matrimoni in prima linea. Con i parti nei bunker sotterranei.

Storie dalla prima linea: nozze al checkpoint e bimbi nati nei bunker

Lo dimostra, tra tante, la storia di un rito che si sarebbe celebrato nei giorni scorsi presso un checkpoint vicino a Kiev. Con la sposa in mimetica e il futuro marito pronti a giurarsi amore e coraggio. A difendersi da tutto e da tutti. E ancora: lo testimoniano, sempre più spesso, quelle coppie corse a sposarsi anche dietro un input dettato dalla paura: quella di non rivedersi più. Racconti che oggi i numeri del report descrivono. Vicende che narrano di una storia nella storia. E che alimentano una letteratura che dal fronte ucraino, non vuole far emergere solo bombardamenti e sangue. Dolore e morte. Terrore e esodo, ma anche amore e vita. Una vita celebrata nei suoi momenti più solenni.

In alto, video di un matrimonio al checkpoint da Youtube

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *