Nel carcere di Ferrara due detenuti tentano il suicidio per impiccagione. La denuncia del Sappe

28 Mar 2022 11:55 - di Fortunata Cerri
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Due detenuti hanno tentato il suicidio per impiccagione nel carcere di Ferrara. È successo ieri in due distinti episodi, uno, probabilmente, è stato un gesto di protesta che, però, avrebbe potuto costare la vita al detenuto, se non fossero intervenuti gli agenti. Lo stesso detenuto ha poi tentato di incendiare la stanza detentiva. A riferirlo il Sappe, il Sindacato autonomo della Polizia penitenziaria.

In Emilia-Romagna, nel corso del 2021, sono stati registrati 1.381 gesti di autolesionismo, 12 decessi, 4 suicidi, 164 tentativi di suicidio, 589 colluttazioni, 245 ferimenti, 861 danneggiamenti a beni dell’amministrazione penitenziaria.

Carcere, a Ferrara 174 gesti di autolesionismo

A Ferrara 174 gesti di autolesionismo, 1 suicidio, 22 tentativi di suicidio, 70 colluttazioni, 3 ferimenti. A livello nazionale, invece, i tentativi di suicidio sono stati 1.669, i suicidi 57, i gesti di autolesionismo 11.295, le aggressioni 9.150.

«Un quadro a dir poco drammatico – affermano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Francesco Campobasso, segretario nazionale – in costante salita rispetto agli anni passati, a causa delle stanze aperte, della presenza di detenuti con problemi psichiatrici e dell’assenza di un’assistenza sanitaria adeguata. Rispetto a tali problemi, derivanti da riforme sbagliate fatte negli anni passati, il Ministero della giustizia e l’Amministrazione penitenziaria non hanno avviato alcun processo di miglioramento. Nei mesi scorsi era stata predisposta e inviata alle organizzazioni sindacali una circolare che riorganizzava il modello custodiale del circuito media sicurezza, ma la stessa circolare non è stata poi emanata. Probabilmente non c’è la volontà di cambiare ciò che non funziona».

Il Sappe: «Garantisce la sicurezza degli operatori»

«Speriamo che almeno seguano le indicazioni della Corte costituzionale che con una sentenza di gennaio 2022 ha dato precise indicazioni circa la necessità di riformare l’attuale legge che riguarda le Rems (residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza), sorte dopo la chiusura degli Opg (ospedali psichiatrici giudiziari) e le persone con problemi psichiatrici, poiché l’attuale normativa non garantisce le cure adeguate degli stessi malati e la sicurezza degli operatori», concludono.

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