La Polonia espelle 45 diplomatici russi: «Sono spie». Mosca respinge le accuse: “Infondate”

23 Mar 2022 14:32 - di Redazione
Polonia

La Polonia ha espulso 45 diplomatici russi accusati di spionaggio. Lo ha reso noto il ministro dell’Interno polacco Mariusz Kaminski. Il ministro ha affermato che Varsavia ha deciso di espellere 45 spie che “si fingevano diplomatici”. «Stiamo smantellando la rete di servizi speciali russi nel nostro Paese», ha scritto su Twitter. In mattina era già circolata la notizia che la Polonia si stava preparando ad espellere dal Paese 45 diplomatici russi, dopo che i servizi di sicurezza interni dell’Abw li avevano identificati come spie. L’Abw ha poi trasferito la lista dei sospetti al ministero degli Esteri con la richiesta che vengano espulsi dal territorio polacco, ha reso noto il portavoce Stanislaw Zarin.

La Polonia espelle 45 diplomatici russi

Il ministero degli Esteri in Polonia ha poi comunicato all’ambasciatore russo a Varsavia Sergey Andreev la richiesta di espulsione di 45 diplomatici a causa di attività che non sono conformi con la Convenzione di Vienna. I 45 diplomatici sono accusati dai servizi polacchi di spionaggio, una accusa che Andreev, che non è nell’elenco e che quindi rimarrà a Varsavia, ha respinto. «Formalmente le relazioni diplomatiche sono mantenute. Ci sono le ambasciate, ci sono gli ambasciatori», ha affermato, citato dall’agenzia Tass. Mosca, come si legge sul sito lapresse.it, ha definito “infondata” la decisione delle autorità polacche. Lo riporta la Tass.

Putin a Gazprom, “pagamenti da Paesi ostili siano in rubli”

In questo clima, il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato al governo di emanare una direttiva che obblighi Gazprom a convertire in rubli i contratti di fornitura con i “Paesi ostili”. Secondo il presidente russo, riferisce il sito di Kommersant, fornire merci russe all’Ue e agli Stati Uniti e ricevere pagamenti in dollari ed euro “non ha alcun senso per noi”. Dopo la notizia, il rublo ha recuperato valore alla Borsa di Mosca. La Russia, ha detto Putin, continuerà a fornire gas «in base ai volumi e secondo i principi di tariffazione conclusi nei contratti».

 

 

 

 

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