Gli ucraini riconquistano Makariv. L’allarme di Biden: “Putin valuta l’uso di armi chimiche”

22 Mar 2022 8:35 - di Penelope Corrado
Makariv

All’alba del giorno 27 della guerra in Ucraina, giunge la notizia di una clamorosa battuta d’arresto della Russia, il cui esercito è stato respinto dalla città di Makariv. Lo sostiene lo Stato maggiore delle Forze armate ucraine, secondo cui “in direzione di Mikolaiv, come esito del nostro contrattacco, il nemico si è visto costretto a ritirarsi al confine. Grazie alle azioni eroiche dei nostri difensori, è stata issata la bandiera nazionale ucraina sulla città di Makariv”. Makariv si trova 60 chilometri a ovest della capitale, Kiev.

Makariv, città strategica, a 60 km da Kiev

Da Makariv arriva un segno di riscatto, anche alla luce dell’ultimo rapporto operativo pubblicato stamattina dall’esercito di Kiev. Afferma infatti che “secondo le informazioni disponibili, le forze di occupazione russe che operano in Ucraina hanno scorte di munizioni e cibo per non più di tre giorni”.   I funzionari hanno affermato che la situazione è simile per il carburante e hanno sottolineato l’incapacità della Russia di organizzare un gasdotto per soddisfare le esigenze delle truppec ome esempio del loro fallimento logistico.

Ieri il governatore della regione di Zaporizhzhia, Olexandr Starukh, citato dalla Bbc, ha denunciato spari contro gli autobus che stavano evacuando bambini da Mariupol. Starukh sostiene che siano stati proprio presi di mira dai russi. Secondo il governatore, “quattro bambini sono stati portati in ospedale” e due sarebbero in “condizioni gravi”. “A Mariupol, il numero delle vittime civili cresce ogni giorno e al 21 marzo supera le 3.000 persone” ha detto il comandante del reggimento Azov, il maggiore Denis Prokopenko, alla Cnn, in un’intervista ripresa dal canale Telegram del battaglione Azov. “Nessuno – ha aggiunto – può dire il numero esatto dei morti, poiché le persone vengono sepolte in fosse comuni, senza nome. Molti corpi vengono lasciati per le strade senza sepoltura. Alcuni rimangono sotto le macerie, sepolti vivi”.
Dall’alba le sirene antiaeree stanno risuonando in quasi tutte le regioni dell’Ucraina. Sono state attivate negli oblast di Sumy, Mykolaiv, Ternopil, Poltava, Kirovohrad, Kharkiv, Zaporizhzhia, Lviv, Ivano-Frankivsk, Zakarpattya, Chernivtsi, Dnipropetrovsk, Rivne, Volyn, Cherkasy, Khmelnytsky, Odesa e nelle città di Kiev, Sloviansk e Kramatorsk. Lo riferisce il Kiyv Indipendent.

Biden: “Putin potrebbe usare armi chimiche o biologiche”

Vladimir Putin è con “le spalle al muro” e per questo potrebbe ricorrere all’uso di armi chimiche e biologiche. È quanto ha denunciato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, convinto che la Russia stia preparando operazioni “sotto falsa bandiera” per creare nuovi pretesti. Mosca sostiene che “l’Ucraina abbia armi chimiche e biologiche, è un chiaro segno che sta considerando di usarle entrambe”.

Proprio relativemente alle armi di Mosca, il presidente americano ha confermato che la Russia ha impiegato anche missili ipersonici nei bombardamenti in Ucraina. “Con le stesse testate impiegate sugli altri missili non fanno molta differenza, tranne che per il fatto che è quasi impossibile intercettarli”, ha specificato detto Biden citato dalla Cnn. Un video – verificato dalla BBC – documenta anche l’uso di razzi termobarici, noti anche come bombe a vuoto. Il video, dalla milizia popolare dell’autodichiarata Repubblica popolare di Donetsk, mostra i razzi lanciati da un lanciarazzi multiplo TOS-1A di fabbricazione russa. Le armi termobariche sono controverse perché sono molto più devastanti degli esplosivi convenzionali di dimensioni simili e hanno un terribile impatto su chiunque venga raggiunti nel raggio dell’esplosione. Inoltre, secondo il sito Ucraina 24 le forze russe avrebbero lanciato bombe al Fosforo sulla città di Kramatorsk, a nord di Donetsk. In un video si vedono distintamente gli effetti di queste bombe incendiarie sul terreno. Non si sa ancora se e quante vittime ci siano state.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *