Catasto, Gasparri stoppa la riforma: «Non ce la chiede l’Europa, dovranno passare sul nostro corpo»

4 Mar 2022 8:23 - di Redazione

La casa non si tocca. Dopo il muro contro muro sulla riforma del catasto in commissione Finanze della Camera Maurizio Gasparri annuncia che al Senato non passerà. “Dovranno passare sul nostro corpo”, dice intervistato da Libero.

Gasparri: sul catasto niente imbrogli

«Non siamo disposti a deleghe che possono aprire equivoci. E quindi al rischio di una generalizzata imposizione fiscale”, dice il senatore azzurro ammettendo che la proposta del governo non comporta un aumento immediato delle tasse. “Berlusconi e Forza Italia hanno tolto l’Imu sulla prima casa. Siamo da sempre quelli che intendono tutelare questo bene primario”.

“Sulle situazioni anomale siamo disposti a ragionare”

Ci sono situazioni anomale in zone centrali con estimi catastali bassissimi. O in zone periferiche, con estimi catastali troppo alti. C’è poi il problema delle “case fantasma”, quelle che non sono censite. “Materia sula quale – dice – Forza Italia è disposta a ragionare”. Ma senza patrimoniali mascherate.  L’emendamento soppressivo della delega fiscale,  che ha compattato  Lega, FdI e FI  non è passato per un voto, 23 a 22.  Con il rischio di far cadere il governo Draghi sul catasto. «Noi abbiamo votato a favore del nostro emendamento. Vada a cercare i 23…”

Il governo non è in carica per riformare il catasto

Poi ironizza con un gioco di parola sulla posizione di Maria Cecilia Guerra, sottosegretario di Leu che ha minacciato la crisi se non fosse passato il fatidico ‘articolo 6 del disegno di legge delega.  “Ma il governo non sta in carica per questa “Guerra” qua: l’esecutivo sta in carica per quella guerra là! Per affrontare l’emergenza Covid. Portare avanti il Pnrr. E non c’è un condizionamento di vicende del catasto con il Pnrr. L’abbiamo verificato”.

Non è vero che ce lo chiede l’Europa

Gasparri smonta la narrazione del “ce lo chiede l’Europa”. “Non c’è alcun vincolo specifico. C’è un indirizzo, non condivisibile, secondo il quale bisognerebbe spostare la tassazione dai redditi agli immobili. Il governo, ripeto, sta in carica per il Covid, per il Pnrr e adesso c’è anche la questione dell’Ucraina. Ma immaginate – incalza il senatore di FI –  Draghi che dice a Biden e a Macron: ‘sapete, mi dimetto perché non mi vogliono accogliere l’articolo 6 della delega fiscale sul catasto’?”.

Al Senato dovranno passare sul nostro corpo

Quando il provvedimento  arriverà al Senato  gli conviene stampare una versione che non contenga l’articolo 6. “Perché dovranno passare sul nostro corpo“. E se alla fine passerà? «Siccome questi effetti sono riferiti al 2026 c’è un modo molto semplice per stilare una polizza sulla casa: votare Forza Italia”.

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