Open, al Senato Pd e M5S spaccati su Renzi. Conte: «Voteremo no al conflitto d’attribuzione»

22 Feb 2022 14:09 - di Michele Pezza
Renzi

È il giorno di Matteo Renzi. Nel pomeriggio, infatti, l’aula del Senato si pronuncerà sulla richiesta – sostenuta dalla relatrice Fiammetta Modena (FI) – di sollevare il conflitto di attribuzione davanti alla Corte Costituzionale. La richiesta riguarda alcuni atti dell’inchiesta Open, che vede l’ex-premier imputato per finanziamento illecito e traffico di influenze illecite. Renzi sostiene infatti che allegati al fascicolo dell’indagine vi sia anche il contenuto di telefonate intercettate quando lui era già parlamentare. Da qui la decisione della Giunta per le Immunità, presieduta da Maurizio Gasparri, di sollevare il conflitto d’attribuzione davanti alla Consulta.

Il leader del M5S: «Difendiamo i nostri valori»

Sul piano politico, la vicenda si presenta particolarmente pepata perché registra la spaccatura verticale della sinistra: Pd favorevole alla relatrice, M5S contrario. «Il voto non è contro Renzi ma a favore dei principi del Movimento che ritengono che politici devono difendersi nei processi non dai processi – prova a metterci una pezza Giuseppe Conte -. Perciò voteremo contro per difendere i nostri valori e principi». In realtà, non può fare atro. Se solo si fosse azzardato a rilasciare una dichiarazione appena dubitativa, i suoi lo avrebbero “licenziato” in tronco. E ben prima dell’attesa sentenza del Tribunale di Napoli sull’istanza di revoca del provvedimento che ne ha “congelato” la leadership nel MoVimento.

Calenda s’incunea: «Noi con Renzi al cento per cento»

Che nel cosiddetto “campo largo” di Letta la vicenda giudiziar-parlamentare di Renzi sia osservata con un certo interesse, è certezza che si ricava anche dall’attivismo di Carlo Calenda. Il leader di Azione non perde occasione per chiedere al Pd di abbandonare Conte al suo destino. E così è saltato sul voto di oggi per marcare implicitamente la distanza dai manettari a 5Stelle. «Sulla vicenda giudiziaria sono con Renzi al 100 per cento – premette dai microfoni di Sky Tg24 -. Quello che sta accadendo è inverecondo, pubblicare la lettera di un padre ad un figlio senza che abbia una rilevanza è un abisso a cui non eravamo mai arrivati. Ho 2000 distanze da Renzi sul piano politico ma su questa vicenda può contare sul nostro sostegno».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *