Migranti, 175 in poche ore tra Puglia e Calabria. E Lucano torna a pontificare sul “modello Riace”

16 Feb 2022 16:26 - di Agnese Russo
migranti

Proseguono gli sbarchi sulle coste italiane, dove tra la serata di ieri e la prima mattina di oggi sono arrivati 175 migranti. Di questi 95 sono sono approdati a Crotone, dopo essere stati intercettati dalla Guardia di Finanza. Gli altri 80, invece, sono arrivati ieri sera a Marina di Mancaversa, in provincia di Lecce.

A Crotone lo sbarco di 95 migranti

Allertati dalla ricognizione aerea di Frontex, i militari della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Crotone hanno intercettato, affiancato e bloccato in sicurezza, a poche miglia da Capo Rizzuto, una barca a vela di una quindicina di metri battente bandiera polacca, partita qualche giorno fa presumibilmente dai lidi turchi, che imbarcava 98 migranti di origine afgana, egiziana, irachena, iraniana, siriana e turca. Fra loro c’erano 50 minori. Arrivati in porto, i migranti sono stati consegnati alle autorità preposte all’accoglienza, mentre la barca è stata sequestrata e messa a disposizione dell’autorità giudiziaria. Tre degli uomini a bordo, tutti turchi, sono stati fermati come scafisti.

In 80 sono arrivati nel Leccese

Per lo più afghani, siriani ed egiziani sono anche gli 80 migranti arrivati sulla costa jonico-salentina, fra i quali c’erano anche bambini visibilmente provati dalla traversata. Dopo iniziali piccoli malori dovuti al lungo viaggio e la successiva visita effettuata dal medico Usmaf, le autorità hanno trasferito tutti i migranti al centro di prima accoglienza.

L’Ocean Viking rivendica un porto sicuro. E si avvicina alla Sicilia

Ma gli sbarchi promettono di continuare: in attesa ci sono già i 247 migranti, fra i quali una cinquantina di minori e 12 donne, che si trovano a bordo della Ocean Viking. La Ong li ha raccolti in 5 diverse operazioni tra il 12 e il 14 febbraio. «Abbiamo curato casi di ipotermia e ustioni da carburante. Molti soffrono per il mal di mare e alcuni presentano i segni delle torture subite», ha spiegato il team della Ong, che rivendica un porto sicuro e, pur restando ancora in acque internazionali, si è avvicinata alle coste siciliane, lamentando che «le condizioni meteo stanno peggiorando nel Mediterraneo centrale».

Lucano pontifica ancora sul “modello Riace”

«Gli sbarchi, di fatto, non si sono mai interrotti. Finché il mondo non cambierà, finché non ci sarà un mondo diverso, la storia sarà la stessa. Non c’è alternativa alla politica dell’accoglienza. I fatti lo dimostrano», ha commentato a proposito della ripresa massiccia degli sbarchi sia in Sicilia che in Calabria, Mimmo Lucano, il quale, nonostante la condanna, continua a ritenere di poter dare lezioni portando ad esempio il “modello Riace”. «Ripeto – ha detto Lucano – non c’è alternativa alla politica dell’accoglienza, e quella da me adottata da sindaco di Riace era quella giusta, lo dimostrano i fatti».

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