Vauro, l’ultimo sfregio: per sbertucciare il governo sulle multe ai No vax oltraggia i morti di Covid

8 Gen 2022 18:10 - di Giulia Melodia
Vauro

Vauro dimostra, una volta di più, che il buon gusto non è nelle sue corde. E quanto la satira, somministrata a colpi di clava, più che a tratti di matita, possa lasciare interdetti e, in caso di macabra ironia, anche stizziti. Ed è proprio quanto può accadere oggi a chi incappa nella sua vignetta pubblicata in prima pagina sul Fatto Quotidiano (vedi il link postato in calce all’articolo), che nel tentativo di punzecchiare e irridere le nuove misure del governo in materia di contrasto alla pandemia, più che strappare una risata lascia a bocca aperta e occhi sgranati

Vauro, l’ultimo sfregio formato vignetta

Stavolta nel mirino del vignettista toscano finiscono le multe ai No vax over 50: la controversa misura di governo lanciati in questi giorni, al centro di polemiche e recriminazioni piovute trasversalmente da più fronti, a seconda dei casi, letta con ironia o bocciata senza possibilità d’appello, ma con argomentazioni congrue, da commentatori doc. Esperti di settore. E buona parte dell’opinione. Tanto che, in queste ultime ore, sui social si è scatenata quasi una gara all’ultimo meme e all’ultimo post più irriverente e divertente; tra chi paragona l’esiguo costo della sanzione a due divieti di sosta vietata e chi, più beffardamente, arriva a intravedere nella disposizione punitiva una sorta di guadagno economico per chi, non volendo vaccinarsi, pagando l’ammenda risparmierebbe comunque rispetto al costo (impazzito) dei tamponi

Un’ironia macabra che lascia interdetti…

Insomma, una contestazione che viaggia sulle lunghezze d’onde di una recriminazione, per quanto sagace, moderata. Una moderazione che sfugge alla famelica matita di Vauro, che ha scelto l’ironia rancorosa e la satira ideologica come cifra stilistica funzionale all’insulto. E che si dimostra, ad ogni nuova performances, sempre più voracemente in cerca di provocazioni al vetriolo. Meglio se spiattellate in prima pagina, e con il preciso intento di marcare (e lasciare) il segno. Un tiro al bersaglio che, nel caso di quest’ultima striscia, finisce per centrare nel mirino satirico persino le vittime del Covid.

Vauro vuole strappare una risata sui morti di Covid e invece…

Già, perché la vignetta in questione – la cui didascalia posta in alto recita “Multe ai No vax” – ritrae un cimitero. Dove compare un vigile che, nell’esercizio delle sue funzioni, si presenta al cospetto di una tomba per consegnare la ricevuta della sanzione a chi, nella metafora grafica, dovrebbe essere un No vax morto di Covid. Una vittima della pandemia a cui, mascherina sul viso e blocchetto delle contravvenzioni alla mano, la guardia municipale domanda retoricamente: «Concilia?»… Dovremmo ridere? Ai lettori l’ardua sentenza. Con un solo avvertimento: tutto ciò con i toni e con gli accenti della satira politica ha davvero poco a che vedere (clicca qui per vedere la vignetta).

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