Sgarbi molla Berlusconi: “E’ triste, ha capito che non può farcela”. Poi difende il No vax Djokovic

18 Gen 2022 15:17 - di Lucio Meo
Sembra chiudersi la battaglia di Sgarbi per Berlusconi al Quirinale. "Se oggi ho ripreso a fare le telefonate per Berlusconi? No"
Sempre controcorrente, Vittorio Sgarbi, anche sul caso del No vax Novak Djokovic, costretto a lasciare l’Australia e il torneo di tennis del Grande Slam per non essersi vaccinato contro il Covid. Tra una telefonata e l’altra in aiuto di Silvio Berlusconi al Colle, Sgarbi si è espresso con ironia in favore del tennista serbo, nella bufera in tutto il mondo tranne che in Serbia, dove è un idolo nazionale. “Novak Djokovic un pessimo esempio?”.

Sgarbi non considera Novak Djokovic un pessimo esempio

“Ho letto moltissimi commenti di moltissimi personaggi che dicono che Novak Djokovic è un pessimo esempio per i giovani. Confermo. Non fuma, non beve, non si droga, è vegano, non va a puttane, non fa risse, si allena dalla mattina alla sera, fa beneficenza, è credente, si prende cura della famiglia. Mi auguro che i giovani stiano lontani da questo personaggio pericoloso per la Società e non lo imitino in nulla di tutto ciò”, scrive sui suoi profili social il critico d’arte. Una difesa d’ufficio, quella di Sgarbi, che poco o nulla ha a che vedere con i vaccini, ma decisamente controtendenza.

Sgarbi non crede più a Berlusconi al Colle

Sembra chiudersi, sul fronte italiano, la battaglia di Sgarbi per Berlusconi al Quirinale. “Se oggi ho ripreso a fare le telefonate per Berlusconi? No, lui è rimasto a Milano credo che questa pausa dipenda dal fatto che starà pensando se c’è una via di uscita onorevole. La campagna del ‘Fatto’ e di altri e la sua incapacità di prendere voti avversi salvo alcuni, secondo me l’impresa è disperata. Al momento l’operazione Scoiattolo si è fermata anche se lui potrebbe tornare a Roma domani”, ha detto poi a  Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, Vittorio Sgarbi.

Quando ha sentito il Cavaliere? “Ieri sera, Berlusconi era abbastanza triste. Se fossi in lui già oggi cercherei un altro nome – ha detto Sgarbi a Rai Radio1 – se ha capacità di autotutela già da domani deve cercare altro nome”. Alla fine lei è riuscito a parlare con Lello Ciampolillo, che aveva spiegato di non esser riuscito a raggiungere? “Si, mi ha richiamato oggi, ma lui dice una cosa e poi ne fa un altra. Ha detto che è molto interessato a Berlusconi al Colle, quindi io mi sono preoccupato…”

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