Milano, ultimo regalo del sindaco all’Islam: un bando per nuove moschee. E scoppia la polemica

28 Gen 2022 9:05 - di Sara De Vico

In arrivo nuove moschee a Milano? L’amministrazione comunale a guida progressista si prepara a mettere a bando due aree della città per finalità religiose non cattoliche riconosciute. Un regalo alla comunità islamica che potrà godere di altri luoghi di culto e centri di preghiera. O presunti tali. Mentre il sindaco ‘non tocca’ le 12 moschee abusive in città.

Milano, dalla giunta un bando per nuove moschee

La giunta ha approvato le linee guida prima di Natale. E la vicesindaco Anna Scavuzzo ha annunciato con grande soddisfazione che l’avviso per la concessione per 30 anni dei due spazi  partirà «entro febbraio». Si tratta di due aree di proprietà comunale, in via Esterle  e in via Marignano. La gara prevede un’offerta al rialzo su una base d’asta differente. Si partirà da 480.162 euro per Esterle e da 394.972 euro per Marignano. L’aggiudicazione avverrà sulla base di un’offerta tecnica a cui verrà assegnato un punteggio massimo di 90 punti. E di un’offerta economica che varrà al massimo 10 punti.

L’opposizione lancia l’allarme di nuovi quartieri ghetto

La notizia ha scatenato la reazione dura dell’opposizione di centrodestra. Tra l’altro Via Esterle si trova a metà di Via Padova,  in un’area dove ci sono già 2 centri di preghiera islamici. Ora si teme che possano vincere il bando  associazioni finanziate da comunità all’estero inserite in black list di Paesi come la Germania. La prima a scendere in campo è la leghista Silvia Sardone. Che ha ribattezzato l’operazione “bando moschee”. “Anche senza la sfera di cristallo”, ha detto in commissione, ” si può scommettere che le ex docce pubbliche di via Padova diventeranno un centro di preghiera islamica. E i musulmani punteranno anche al terreno vicino alla stazione San Donato”. Al rischio terrorismo si accompagna quello del corto circuito sociale. La consigliera ed europarlamentare del Carroccio teme che la zona “diventi una Molenbeek 2” (il quartiere della capitale belga covo di terroristi) “I fatti di Capodanno in piazza Duomo  – incalza la consigliere del Carroccio –  hanno ricordato che anche ragazzi di seconda generazione non parlano italiano e non sono integrati. Creare quartieri ghetto non aiuta”.

La preoccupazione dei residenti: l’area diventerà off limit

Non a caso la notizia ha messo in agitazione i residenti delle due aree. Che temono che la preghiera del venerdì congestionerà la zona diventando off limit. “La discussione per noi – avverte la leghista Deborah Giovanati – non è dialogo sì o no con l’Islam, ma con chi. Servono clausole preventive”. L’opposizione chiede di includere ‘paletti’ di sicurezza che tutelino i cittadini dal rischio che dietro i ‘nuovi luoghi di culto’ si annidi il pericolo terrorismo. Controlli sui finanziamenti. Sui contenuti dei sermoni degli imam.

De Corato: il sindaco pensi alle 12 moschee abusive

Il sindaco Sala dovrebbe occuparsi di sgomberare gli stabili occupati dai centri sociali. E mettere i sigilli alle tante moschee abusive. È la denuncia  di Fratelli d’Italia. «Nella scorsa legislatura – incalza Riccardo De Corato – la sinistra ha modificato il Piano attrezzature religiose. Regolarizzandone 4 abusive ed individuando tre aree per edificarne altre. Il tutto mentre ci sono ancora 12 moschee abusive”.Come quella di via Cavalcanti o di via Carissimi. 

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