Marcia indietro di Conte sull’esilio dalla Rai: vuole tornare a imperversare per dare «forza e fiducia»

10 Gen 2022 16:41 - di Natalia Delfino
conte rai

Il M5S sospende l’auto-esilio dalle trasmissioni Rai, dopo aver studiato come riformarla: lo ha annunciato Giuseppe Conte, sottolineando che la «decisione matura in uno dei momenti più delicati e difficili di questa pandemia» nel quale «è indispensabile metterci la faccia e avere un filo diretto con gli italiani». Detta così, insomma, sembra che Conte, dopo quasi due mesi di assenza dalla tv pubblica, sia stato preso dalla nostalgia dei tempi andati, quelli in cui, sempre in momenti «delicati e difficili», imperversava nelle case degli italiani con le sue famigerate conferenze stampa.

Conte: «Sospendiamo l’assenza simbolica dalla Rai»

«Abbiamo deciso di sospendere l’assenza simbolica dalle testate del servizio pubblico radiotelevisivo sulla quale avevamo collegialmente convenuto lo scorso 17 novembre. Una decisione, quella di oggi, che matura in uno dei momenti più delicati e difficili di questa pandemia, in cui è indispensabile metterci la faccia e avere un filo diretto con gli italiani per spiegare le decisioni con trasparenza e trasmettere forza e fiducia», ha fatto sapere Conte, aggiungendo che «in queste settimane il Movimento 5 Stelle ha accelerato il percorso che porta a una proposta di riforma della Rai».

Se il M5S torna per «trasmettere forza e fiducia»…

Il leader del M5S ha raccontato di «attività» e «audizioni a livello parlamentare», di confronti con esperti e studio delle riforme degli altri Paesi. Insomma, in questo periodo di ritiro autoimposto, il M5s fa sapere di aver fatto i compiti a casa e di prepararsi a presentarne i frutti, con la prospettiva, si immagina, di non trovarsi più senza poltrone. «Abbiamo anche programmato un evento attraverso il quale, nei prossimi giorni, illustreremo i capisaldi di questo progetto, aprendo un dialogo nel Paese per superare le attuali dinamiche, consunte e dannose, dell’attuale assetto della Rai».

La proposta di una riforma contro le «attuali dinamiche»

«Crediamo che sia questo il momento decisivo per proporre una riforma che declini al futuro l’azione della Rai, rendendola appetibile e al passo con le sfide tecnologiche e culturali che i tempi ci impongono», ha concluso Conte, che evidentemente non ha dimenticato la questione delle nomine e degli strapuntini mancati.

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