Nomine Rai, non ci sono grillini. Conte perde le staffe e annuncia lo “sciopero delle interviste”

17 Nov 2021 19:32 - di Marta Lima

Niente nomine Rai per i grillini? Scatta lo sciopero delle interviste, di cui forse gli italiani faranno volentieri a meno.
“M5S non andrà più nei canali Rai”. Ad annunciare l’iniziativa del M5S contro le nomine Rai rese note questa mattina è il leader del Movimento, Giuseppe Conte. “Fuortes non libera la Rai dalla politica, ma sceglie scientemente di esautorarne una parte: la più ampia, uccidendo qualsiasi parvenza di pluralismo. Siamo alla definitiva degenerazione del sistema. Bene. Vorrà dire che, a partire da oggi, il Movimento 5 Stelle non farà sentire la sua voce nei canali del servizio pubblico, ma altrove. E continueremo questa battaglia chiedendo il sostegno di tutti i cittadini”, ha affermato. In sostanza, è una denuncia di un meccanismo di lottizzazione, ma non in quanto tale, quanto per l’esclusione del M5S dallo stesso. Un piccolo delirio contiano, che minaccia lo sciopero delle interviste. I tempi della “casalinizzazione” dei media sembrano alle spalle…

Nomine Rai, Conte contro l’amministratore Fuertes

Secondo il M5S, il nuovo amministratore delegato della Rai, Carlo Fuortes, “ha deciso di continuare nella logica che abbiamo sempre combattuto e che non abbiamo potuto cambiare perché non avevamo numeri sufficienti”. “Parlo della lottizzazione, ovvero la spartizione degli incarichi tra le varie forze politiche. Peccato che in questo gioco i vertici aziendali si siano dimenticati della prima forza politica in Parlamento, il M5S. Da qui la nostra decisione di non andare più sui canali Rai. È una scelta importante e forte, non presa a cuor leggero. Davvero un brutto segnale!”, scrive su Facebook la vicepresidente del Senato e del M5S, Paola Taverna.

Immediata la replica tutta interna alla maggioranza, dagli “amici” del Pd: “Resta una buona norma per la politica non commentare le nomine dei direttori dei Tg Rai. Vale anche per Giuseppe Conte. Monica Maggioni e Simona Sala sono delle grandi professioniste, questo dovrebbe garantire tutti”, dice il senatore Pd Andrea Marcucci.

L’ironia della Lega: “Casalino cosa faceva?”

Le lacrime di coccodrillo di Conte, che aveva confuso l’informazione Rai con la fiction del Grande Fratello, “sono surreali”. “Ricordiamo tutti le dirette oceaniche del Tg1 di Casalino, la farsa dello speciale Erdogan per fare propaganda, il vergognoso, falso e immorale linciaggio della Lombardia. Escano pure i grillini dalla Rai e vadano a riflettere sull’etica del giornalismo. Siamo certi che Monica Maggioni non seguirà le orme del suo predecessore, che anche in queste ore ha fatto finta di non accorgersi delle inchieste sulle truffe legate al reddito di cittadinanza”, attacca Massimiliano Capitanio, deputato della Lega e capogruppo in Vigilanza Rai.

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