L’ultima tentazione di Silvio: “A questo punto mi ricandido per il Quirinale”. E tratta in prima persona

29 Gen 2022 8:48 - di Vittorio Giovenale
Silvio Berlusconi

Quando il gioco si fa duro, Silvio Berlusconi torna al centro del gioco: il Cavaliere ha deciso che, d’ora in avanti, sarà lui in prima persona a rappresentare Forza Italia nelle trattative per il Quirinale. Non solo, come riporta un retroscena del direttore di Libero, Pietro Senaldi, il Cavaliere sarebbe stato tentato da una clamorosa ricandidatura alla Presidenza della Repubblica.

«Approfittando delle ritrovate forze», scrive Senaldi, Berlusconi «sarebbe partito in quarta per riattivare la macchina da guerra. Telefonate, comunicati, disposizioni: un carosello sfociato in un appello per il ritorno in campo di Silvio candidato presidente, prontamente sottoscritto dall’onorevole Cristina Rossello, uno degli avvocati del Cavaliere e da qualche altro centinaia di firme. Il tutto in un’ora e mezzo di frenetico passeggiare in lungo e in largo per la stanza». Una pazza idea abortita sul nascere.  

“Medici e familiari hanno fatto desistere il Cav”

«Medici e familiari, allarmatissimi, hanno poi avuto il sopravvento, sono riusciti a placare l’iracondo attivismo del leader di Forza Italia e a convincerlo a desistere dall’intenzione di riproporsi, ma non da quella di rimettersi al centro delle trattative e fare sentire il suo peso nel vertice notturno del centrodestra di giovedì». Libero imputa la sfortunata candidatura della Casellati, gettata sul tavolo alla quinta votazione, proprio alla volontà del leader di Forza Italia.  «Contrariamente a quanto si dice non sarebbe stata proposta da Salvini per venire incontro alla richiesta della Meloni di contarsi in Aula. Se si fosse trattato di avanzare un candidato di bandiera, infatti, ci si sarebbe orientati su Nordio o sulla Moratti, non sulla seconda carica dello Stato, che oltretutto era previsto avrebbe raccolto un nutrito drappello di franchi tiratori ai suoi danni. Sarebbe stato proprio Berlusconi a spingere sul nome della Casellati, in base al seguente ragionamento: se passa, è fatta; altrimenti, la situazione si sblocca e il boccino torna in mano a me».

“Dietro Casellati indicata per il Quirinale le indicazioni di Silvio Berlusconi”

«I maligni – prosegue Senaldi – suppongono che il Cavaliere preferisse la seconda opzione, e i voti azzurri mancanti alla presidente forzista del Senato suonano a conferma di questo». Non a caso sul tavolo ci sono due nomi caldeggiati da Berlusconi: Casini, al quale Silvio aveva dato il via libera già martedì, e che era stato fermato all’ultimo dalla Meloni, che a brutto muso aveva diffidato Salvini dal sostenerlo». E un Mattarella confermato al Quirinale. «Berlusconi la considera la migliore alternativa a se stesso per il Quirinale, in quanto il Cavaliere non disdegna l’idea di riprovarci- salute permettendo – tra un anno e mezzo, quando forse il centrodestra avrà vinto le elezioni e potrà eleggerlo». Per la serie Silvio non molla mai. 

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