Vaccino dal barbiere, l’iniziativa scatena l’ira dei farmacisti che rilanciano e aumentano ritmo e dosi

3 Dic 2021 14:04 - di Lara Rastellino
vaccino dal barbiere

Barba, capelli e… vaccino. L’iniziativa della dose anti-Covid dal barbiere ha riscosso successo. Ma ha scatenato le ire di Federfarma. E pungolato i farmacisti. La stravagante iniziativa lanciata ieri mattina da un parrucchiere palermitano, ha decisamente contrariato la Federazione nazionale dei titolari di farmacia italiani. Che, attraverso la reprimenda del presidente Marco Cossolo, in riferimento a quanto accade nel capoluogo siciliano – dove l’associazione dei barbieri e parrucchieri ha proposto di offrire ai clienti immunizzazione, taglio e messa in piega – si è detta «fortemente contraria ad iniziative che tendono a portare la vaccinazione fuori dai presidi sanitari. In luoghi non idonei a svolgere l’attività di somministrazione dei vaccini».

Vaccino dal barbiere, secco no di Federfarma

«La campagna vaccinale contro Covid-19 – sottolinea Cossolo – procede speditamente grazie alle strutture sanitarie preposte già presenti sul territorio. Vale a dire hub vaccinali e rete delle farmacie. Non c’è alcun motivo insiste il presidente di Federfarma di cercare soluzioni alternative. Tanto più che le farmacie hanno ancora ampio margine di azione per implementare le somministrazioni dei vaccini. Per raggiungere gli obiettivi di copertura vaccinale garantendo a cittadini e operatori le condizioni di sicurezza e igiene previste per legge, è sufficiente eseguire le vaccinazioni esclusivamente negli hub e nelle farmacie». L’iniziativa, che anche il segretario nazionale Roberto Tobia – nei giorni scorsi riconfermato alla presidenza di Federfarma Palermo – ha bollato come «bizzarra ed estemporanea», proprio non ha incontrato il favore di Federfarma e dei suoi vertici. Tanto è vero che, dopo Cossolo, Tobia a riguardo ha ulteriormente ribadito che: «A dispetto delle buone intenzioni, crea solo confusione mettendo a rischio la salute dei cittadini».

Vaccino dal barbiere, farmacisti contro l’iniziativa lanciata ieri a Palermo

Eppure, la campagna lanciata da Nunzio Reina, parrucchiere palermitano responsabile area produzione e benessere di Confesercenti Sicilia, era partita sotto i migliori auspici. «Il nostro obiettivo è coinvolgere soprattutto i diffidenti. Gli irriducibili che ancora scappano dalla prima dosi. Più vacciniamo prima ci lasceremo alle spalle questa pandemia», aveva commentato il coiffeur siciliano sulla proposta al via. Spiegando anche che, come riporta Il Giorno, tra gli altri, sulla vicenda, non solo che la curiosa iniziativa vanta il via libera del commissario per l’emergenza Covid della provincia di Palermo, Renato Costa. Ma anche che: «Con l’aumento dei contagi. E con quello che sta accadendo in tutto il Paese», ha senso «coinvolgere anche la nostra categoria».

Le rassicurazioni socio-sanitarie di Confesercenti non sono bastate

Un approccio – e una risoluzione – che anche il dirigente di Confesercenti ha approvato, dichiarando: «Crediamo che in un ambiente più familiare e amichevole, diverso dall’hub vaccinale della Fiera del Mediterraneo, sarà più facile compiere questo primo passo». Oltre a rassicurare sul fatto che «l’equipe medica presente sul posto» sarebbe stata composta da «operatori selezionati dalla struttura ospedaliera». Perché: «Noi operiamo in collaborazione diretta con il commissario». E garantendo sulla scrupolosa osservanza del protocollo vigente. Per cui: «È sufficiente presentarsi con un documento di riconoscimento e la tessera sanitaria». E dopo aver effettuato il controllo della temperatura, un tecnico verificherà se si è idonei per ricevere la fiala. Sottolineando, in tutto ciò, il desiderio di collaborare perché: «La nostra è una missione. Un impegno sociale», indirizzato a «tornare al più presto a una vita serena».

Vaccini dal barbiere, tra i clienti anche un No vax alla sua prima dose

E in effetti, la formula, specie in un caso, sembra essersi rivelata vincente. Laddove è riuscita a vincere le resistenze di un No-vax che ieri si è presentato inaspettatamente in uno dei centri benessere palermitani. Aggiungendosi all’elenco delle prenotazioni. E ottemperando alla vaccinazione della prima dose. Eppure, neanche questo ha dissuaso i vertici di Federfarma e i farmacisti dal sanzionare l’iniziativa. E dal rilanciare con la contro-proposta, arrivata oggi, di implementazione delle somministrazioni dei vaccini in hub e farmacie.

 

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