Rifiuti a Roma, la ricetta della giunta Gualtieri: a Natale niente pacchi e coccarde sotto l’albero
Niente pacchi natalizi sotto l’Albero. Almeno dentro il Raccordo Anulare che delimita i confini della Capitale. Proprio così. Se il sindaco Gualtieri, come ripete in tutte le interviste come un refrain, non ha la bacchetta magica per risolvere il dramma dei rifiuti, l’assessora all’Ambiente tira fuori dal cilindro la proposta ‘decisiva’.
Rifiuti a Roma, “fate meno pacchi di Natale”
“Cari romani, fate meno pacchi di Natale. Ci tengo proprio a dirlo. Per riuscire a tenere la città pulita serve anche un aiuto da parte della cittadinanza”, è l’appello al senso civico di Sabrina Alfonsi. Volto storico della sinistra vicina a Zingaretti. Incredibile ma vero, la città è sommersa dalla spazzatura, i cittadini sono costretti a vivere in uno stato di degrado permanente. Tra spazzatura maleodorante e cinghiali. Ma la soluzione geniale della nuova giunta capitolina è chiedere ai romani di rinunciare al tradizionale regalo di Natale incartato pazientemente con fiocchi dorati, coccarde e le più fantasiose decorazioni natalizie. E al rito dello scartamento del dono, così caro a bambini e adulti.
La proposta dell’assessora all’Ambiente
È la svolta francescana del Campidoglio. “Ma non è detto che meno pacchi significhi meno regali – sottolinea l’assessora Alfonsi – ma quest’ anno dobbiamo limitare gli imballaggi, gli incartamenti”. Quindi regali spogli sotto l’albero. Per salvare l’ambiente, sembrerebbe. “Ripulirò la città entro le feste”, aveva promesso il sindaco con la sicurezza di chi ha studiato il complicato dossier e sa dove mettere le mani. Poi si scopre che la prima mossa è il bonus per far lavorare i netturbini scansafatiche. Non proprio una soluzione che affronta in modo sistematico l’incubo della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti in città.
Gualtieri nei guai lancia il Natale francescano
Adesso arriva la preghiera dell’assessore all’Ambiente di rinunciare ai pacchi di Natale sotto l’albero. Nella speranza di far dimenticare le foto virali sui social dei cassonetti trasbordanti di rifiuti. Insomma nella notta magica niente nastrini e pacchi. Le famiglie si riuniranno intorno a un cesto, di cartone riciclato naturalmente, e pescheranno i sobri regali dell’era Gualtieri, spogliati dei “pericolosi” incartamenti colorati. È questo lo sbandierato piano di pulizia straordinario annunciato dal sindaco dem?
Dalla giunta Gualtieri promesse e appelli
“Il problema degli imballaggi non è uno scherzo”, spiega l’assessore del Pd. “Come amministrazione abbiamo messo in campo tutte le azioni possibili per migliorare la raccolta. E per trovare nuovi sbocchi per l’immondizia che viene prodotta a Roma. Ma Natale è un periodo particolarmente complicato. Proprio per i pacchi. Cresce la produzione dei rifiuti. A partire dalle carte dei regali”. Il terreno è minato, tanto più che Gualtieri ha messo in cima alla sua agenda l’obiettivo di ripulire la Capitale per farla tornare a brillare agli occhi del mondo. L’inizio non sembra dei più felici.
Roma pulita entro 60 giorni…
“Ma cosa doveva fare il sindaco? Dire che iniziava dopo la Befana quando è più facile e nel frattempo tenere l’immondizia ovunque? Non sarebbe stato serio”. Così qualche giorno fa Claudio Mancini, deputato dem molto vicino al primo cittadino. Il conto alla rovescia per il “Natale pulito” è partito. E per il miracolo restano solo 16 giorni.